NO, PRESIDENTE BERLUSCONI E MINISTRO MARONI, NON PRENDEVETI MERITI CHE NON SONO VOSTRI, MA SONO, AL CONTRARIO, DI QUELLE FORZE DELL’ORDINE E MAGISTRATI CHE, RISCHIANDO OGNI GIORNO LA VITA, VENGONO CONTINUAMENTE MALTRATTATI E PRIVATI DI STRUMENTI ED ENERGIE
Con stipendi che oscillano, a seconda dei gradi rivestiti da ognuno di essi, dai 1500 ai 2000 euro al mese, privati di mezzi e degli strumenti necessari, li troviamo ogni giorno impegnati a combattere il crimine.
Rischiando la vita propria e dei loro familiari. Insultati. minacciati talvolta.
Sono carabinieri, poliziotti, finanzieri, guardie carcerarie e di altri corpi di polizia, giovani ed anziani, uomini e donne, che hanno giurato fedeltà allo Stato di diritto, quello Stato che non si mostra affatto giusto con loro. E riconoscente.
Eppure essi, fatte rarissime eccezioni, continuano a servirlo. Fedelmente.
Non parliamo dei Magistrati il cui impegno è segnato da una scia di sangue.
Ci indigniamo quando sentiamo il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell’Interno arrogarsi meriti che sono solamente di questi uomini e donne che rischiano la propria vita per garantire a noi tutti spazi di vivibilità civile e democratica.
L’arresto ieri dei due boss di Cosa Nostra, uno a Palermo ed il secondo a Milano, come di tutti gli altri delinquenti, è merito ESCLUSIVAMENTE di quegli umili servitori dello Stato, magistrati, poliziotti, carabinieri, finanzieri ed altri appartenenti alle forze dell’ordine, ai quali voi, onn. Berlusconi e Maroni, non riconoscete, se non a parole solamente, alcun merito.
Almeno tacete!