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A LATINA E PROVINCIA IL CLIMA SI VA FACENDO SEMPRE PIU’ ROVENTE SUL VERSANTE DELLA SICUREZZA E DELL’ORDINE PUBBLICO.

DECENNI DI NEGAZIONISMO E DI DISATTENZIONE,PER NON DIRE DI PEGGIO,HANNO PORTATO AD UNA SITUAZIONE AGGHIACCIANTE.

NUMEROSI ALLARMI DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO LANCIATI SOTTO VARIE FORME,ANCHE A MEZZO DI INTERROGAZIONI DI PARLAMENTARI AMICI,ACCOMPAGNATI DA ADEGUATE RICHIESTE DI MIGLIORAMENTO DELL’APPARATO INVESTIGATIVO E DI VIGILANZA,SONO SEMPRE RIMASTI INASCOLTATI DAI GOVERNI CHE SI SONO SUCCEDUTI NEGLI ULTIMI 20 ANNI.

 

LE MINACCE ORA RICEVUTE DAL GIUDICE CARIO,PRECEDUTE DA QUELLE ALLA DOTTORESSA

AIELLI E PRIMA ANCORA AD ALTRO MAGISTRATO ORA IN PENSIONE LA CUI MACCHINA DELLA CONSORTE FU ATTINTA DA COLPI DI ARMA DA FUOCO,HANNO CREATO UN CLIMA DI TERRORE NELLE POPOLAZIONI.

L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO, NEL REITERARE CON FORZA L’APPELLO AL MINISTRO DELL’INTERNO AD ISTITUIRE UNA SEZIONE DELLA DIA E A DISLOCARE UN REPARTO DELLA SQUADRA MOBILE A FORMIA IL CUI COMMISSARIATO VA ELEVATO DI RANGO,ESPRIME AL GIUDICE CARIO I SUOI PIU’ SENTITI SENTIMENTI DI SOLIDARIETA’ E DI VICINANZA.

LA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’ASS.CAPONNETTO