Manovra/ 90% diplomatici in sciopero: Così Italia fuori da mondo
Tagli indiscriminati mettono a rischio politica estera Paese
Roma, 26 lug. (Apcom) – “Se la Farnesina va a fondo, l’Italia va fuori dal mondo”. Questo lo slogan scelto dai diplomatici oggi in sciopero contro la manovra economica varata dal governo. Uno sciopero “non consueto”, ha sottolineato il presidente del sindacato Sndmae (sindacato nazionale dipendenti ministero Affari esteri), Cristina Ravaglia, ma necessario poiché “in gioco” sono i “destini della politica estera” del Paese. Uno sciopero che vede un’adesione “al 90%, con grosse sedi all’estero ridotte al minimo e sedi come Berlino chiuse” (il 90% dei diplomatici sono nel sindacato e il 90% di questi sta scioperando).
Ambasciatori e diplomatici, dicono ‘no’ ai “tagli indiscriminati” che “preludono allo smantellamento della Farnesina”. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi “ha legittimamente rivendicato al termine della sua ultima missione nelle Americhe” un punto di Pil in più: “Quel punto di Pil come tanti altri risultati quotidiani della proiezione economica, oltre che politica e culturale, dell’Italia nel mondo, non sarebbe tuttavia stato mai raccolto senza il lavoro assiduo, determinato dei nostri diplomatici”, affermano i diplomatici.
I diplomatici si oppongono ai tagli lineari del 10% delle dotazioni finanziarie dei ministeri che si aggiungono a quelli “già accumulatisi negli anni” e che mettono a rischio il funzionamento del ministero, al taglio del 50% delle spese per le missioni, all’eliminazione della diaria per le missioni all’estero, al taglio del 50% delle spese di formazione per le missioni che sono “né un capriccio né un lusso ma una componente fondamentale e irrinunciabile” del loro lavoro.
(Tratto da Virgilio Notizie)