FONDI ANCORA AGLI ONORI (SI FA PER DIRE) DELLE CRONACHE NERE
Non si sa ancora di cosa si tratti: omicidio, suicidio, decesso per overdose ecc.
Non si sa ancora l’identità del soggetto.
Ma certo è che il ritrovamento di un cadavere di un giovane in avanzato stato di putrefazione nelle campagne di Fondi – a poca distanza dal cimitero (un segnale?) – non è una bella notizia.
Aspettiamo di conoscere almeno l’identità per azzardare qualche chiave di lettura.
Il fatto comunque non tranquillizza in quanto la giovane età del soggetto e il luogo insolito-una campagna di periferia, nel triangolo Fondi, Lenola, Monte San Biagio, considerato un triangolo di fuoco per quanto riguarda lo spaccio di sostanze stupafacenti- desta molte preoccupazioni.
Ci fermiamo qua, per ora ed aspettiamo che gli inquirenti identifichino il soggetto trovato morto.
Ma una cosa ci teniamo ad anticipare:
se dovesse risultare fondato qualche sospetto che ci frulla nel cervello- e, cioé, che si potrebbe trattare di decesso riferibile a cause violente e a fatti di droga-saremmo ancora una volta inflessibili nei confronti di questo governo che si è rifiutato di assumere decisioni radicali per quanto riguarda la situazione esistente su quel territorio.
Una mancata risposta dello Stato dopo le operazioni “Damasco”, associiata a tanti altri fatti da noi sempre messi in evidenza (le carenze dell’apparato di sicurezza, gli attentati continui a cittadini e rappresentanti delle forze dell’ordine, certi collegamenti strani ecc. ecc. ), rappresentano tutti elementi che consentono di dire che si tratta di tutti fatti… annunciati, quasi voluti.
E, a questo punto, il discorso va fatto sulle responsabilità politiche.
A Fondi sono vivi e vegeti tutti i soggetti noti a tutti. Non è cambiato niente. Anzi!!!
Si conoscono da decenni nomi e cognomii e, a seconda della specificiità del settore nel quale maturano certi eventi, non è difficile ricostruire il quadro.
Il problema è stato e resta solamente politico perché, se non si recidono le radici dei mali, di eventi delittuosi continueremo sempre a parlare.