Latina, 24/07/2005
COMUNICATO STAMPA
E’ il “livello investigativo” il problema della provincia di Latina. La “qualità delle indagini”, per essere più specifici.Non ci stancheremo mai di denunciarlo.
Nella nostra provincia non si fanno indagini adeguate per contrastare la criminalità organizzata. I modelli investigativi usati sono superati e mancano investigatori e mezzi capaci di”leggere” le mutazioni di una criminalità organizzata diventata da tempo imprenditrice. Imprese, negozi, ville, molte attività in vari settori della nostra economia, sono nelle mani delle mafie, italiane e straniere.
Perché non si fanno indagini patrimoniali per individuare chi c’è dietro talune costruzioni fatte, ad esempio, in via Giulio Cesare a Latina, qualche opera programmata nell’ambito dei “patti territoriali” a Sabaudia, qualche progetto incluso nel nuovo strumento urbanistico che lo studio Brancaccio di Napoli sta predisponendo per il Salto di Fondi, un progetto presentato per la realizzazione di un villaggio turistico su Monte Moneta in territorio di Itri o su Monte a Mare e Monte Lombone a Gaeta (per non parlare dì Minturno, SS. Cosma e Damiano ecc.!!!…)????
Diciamocela tutta: in provincia di Latina ormai lo Stato non controlla più un territorio che in gran parte è nelle mani di camorra, ‘ndrangheta, mafia. La gente non se ne rende conto perché manca un’informazione completa e continua; classe politica, fatta qualche rara eccezione, è insensibile al problema o per ignoranza o perché si è resa conto che l’avanzata della criminalità è irrefrenabile essendo ormai i buoi scappati dalla stalla. C’è anche, al riguardo, il sospetto che … qualcuno sia colluso. Che si fa di fronte a tutto ciò?. Si destruttura la Guardia di Finanza a Terracina, la si sopprime a Gaeta e Scauri e, dulcis in fundo, si perseguita quasi quotidianamente uno dei rarissimi investigatori veri che sta nella nostra provincia: il comandante dei NAS Scarsellone!
Finiamola una buona volta per sempre di prenderci in giro!
LA SEGRETERIA
