LEOLUCA ORLANDO GRIDA NUOVAMENTE ALLO “SCANDALO” PER LA MANCATA DECISIONE DEL GOVERNO BERLUSCONI SU FONDI, MA ORA SIAMO ALL’EMERGENZA DEMOCRATICA E, QUINDI, NON BASTANO PIU’ LE PAROLE.
ORA BISOGNA PASSARE AI FATTI ED ORGANIZZARE UNA MANIFESTAZIONE DAVANTI AI PALAZZI ROMANI. VEDIAMO CHI CI STA!
Leoluca Orlando torna sulla questione Fondi e sulla mancata decisione da parte del Consiglio dei Ministri in merito allo scioglimento dell’Amministrazione Comunale richiesto dal Prefetto di Latina da 6 mesi.
Bene, ma ora le parole non bastano più. Lo hanno capito tutti che si sta consumando all’interno della maggioranza di governo uno scontro all’ultimo sangue fra chi vuole che tutto finisca a tarallucci e vino e chi, al contrario, vorrebbe che la legalità sia ancora un valore di cui bisogna tenere conto.
Intanto nella città di Fondi regna il far west, con sparatorie, attentati incendiari, traffici colossali di sostanze stupefacenti e chi ne ha più ne metta.
Tutto ciò, mentre c’è ancora chi parla di… ”allarmismi”, di “montature mediatiche”, di “campagne della stampa” e di cose del genere.
Nessuno ha detto forse a Leoluca Orlando che in provincia di Latina siamo ormai all’emergenza democratica.
L’altro giorno noi non ci siamo associati alle manifestazioni di inquietudine venute alla luce per bocca di vari consiglieri regionali, durante la seduta-audizione delle Commissioni Sicurezza, Urbanistica ed Ambiente della Regione Lazio, in relazione alla mancata partecipazione del Sindaco di San Felice Circeo e del Procuratore capo della Repubblica di Latina, e delle motivazioni addotte. Era in discussione il problema del devastante abusivismo edilizio sul territorio di Sabaudia-San Felice Circeo-Parco Nazionale del Circeo e della presenza mafiosa.
Abbiamo voluto, di proposito, che parlassero altri di una situazione di cui stiamo sottolineando la gravità da anni. Non è più tempo per disquisizioni giuridiche, enunciazioni di principi, per chiacchiere, dichiarazioni alla stampa, interrogazioni parlamentari, censure orali e così via.
Ormai sono in gioco l’immagine e la credibilità delle Istituzioni.
Bisogna tracciare una netta linea di confine fra chi vuole il rispetto della legge e delle istituzioni e chi, invece, vuole vivere ed agire in un’altra dimensione.
Se gli Orlando, i Realacci, tutti gli altri parlamentari che hanno presentato interrogazioni su Fondi, e, poi, Marrazzo, Laurelli, Peduzzi, Fontana, la Lega Nord (se questa veramente, come ha sostenuto nel comunicato che di proposito abbiamo voluto pubblicare sul nostro sito, vuole impegnarsi per il rispetto della legalità a Fondi ed in provincia di Latina). , preso atto della situazione cui ci siamo trovati di fronte, vogliono con determinazione battersi contro l’illegalità e le mafie, si rendano promotori di manifestazioni pubbliche di protesta davanti ai Palazzi romani.
Noi ci staremo e gliene saremmo grati. Diversamente, è tutta aria fritta!