A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
La lotta alle mafie va fatta su due livelli:
- sul piano culturale, con la diffusione della cultura della legalità;
- sul piano della denuncia e della collaborazione con le forze dell’ordine e della magistratura.
Noi non sottovalutiamo l’importanza dell ‘azione di sensibilizzazione, d’informazione e di formazione delle coscienze.
Ma riteniamo che – in considerazione delle mutazioni delle mafie, diventate negli ultimi decenni la prima “impresa” del nostro Paese- un’azione esclusivamente di natura culturale sia riduttiva ed inefficace.
Abbiamo scelto, pertanto, consapevoli della gravità e della vastità del fenomeno mafioso, un impegno più concreto ed operativo, quello della denuncia.
Le organizzazioni criminali hanno acquisito da tempo un potenziale economico veramente preoccupante, un potenziale che aumenta giorno dopo giorno.
Ciò consente ad esse, con la complicità non raramente di esponenti politici ed istituzionali, oltreché di tutta quell’area grigia di taluni professionisti insospettabili che fanno da prestanome o agevolano operazioni criminali, non solo di entrare sempre più nei tessuti economico e sociale del Paese, ma anche-quello che inquieta di più- in quelli istituzionale, politico e culturale.
Sarebbe un errore gravissimo ritenere, quindi, che l’azione di contrasto debba essere delegata solamente alle forze dell’ordine ed alla magistratura, le quali spesso si trovano ad affrontare le situazioni senza i supporti necessari, fra mille difficoltà determinate dal clima generale esistente nel Paese e da un “ sistema” che non facilita il loro compito. ,
In un Paese, come il nostro, in cui la depressione economica ed il disagio sociale hanno raggiunto livelli inquietanti, diventa un gioco da ragazzi per le mafie conquistarsi il consenso di molta gente con la speranza di prospettive di lavoro su territori, come l’intero centrosud sui quali lo Stato non investe. Le mafie, infatti, stanno comprando tutto, diventando, così, padrone di tutto l’impianto economico, nella quasi totale indifferenza, o addirittura con la complicità, di uomini delle Istituzioni che nulla fanno di efficace per frenare l’avanzata criminale.
In una situazione del genere, si afferma la cultura del pecunia non olet.
E’ evidente, quindi, la necessità di “ denunciare”sia l’inefficienza di molti uomini che fanno parte delle istituzioni, che di tutti gli insediamenti anagrafici e gli investimenti “sospetti” sui nostri territori.
Se non si fa questo, tutto il resto è pura e semplice retorica e ognuno di noi diventa complice di un processo di criminalizzazione del nostro Paese che sembra inarrestabile proprio per l’inerzia di molti cittadini.
Urge, pertanto, un impegno maggiore di molti nostri amici che hanno finora inteso la lotta alle mafie come una semplice azione di carattere sociologico e culturale.
Occorre essere “sentinelle” sul proprio territorio, osservatori attenti di ogni movimento, di ogni opera pubblica e privata, di ogni passaggio di proprietà e segnalare all’Associazione notizie e sospetti.
L’Associazione si farà cura di “girare” le notizia acquisite a chi di dovere.
Buon lavoro e cordiali saluti
LA SEGRETERIA