Lo Stato in terra di
camorra.
di Francesco de Notaris,
Occorre far
sentire la presenza dello Stato
Sembra l’incipit della solita
litania.
Lo Stato, ma che cosa è lo Stato?
Lo Stato sono io
affermava Luigi XIV il Re Sole interpretando la figura del monarca.
Oggi siamo in democrazia e il potere riceve legittimazione dai
cittadini.
Lo Stato siamo noi, tutti noi.
Lo Stato è presente
autorevolmente se ognuno di noi vive pienamente una vita da cittadino
virtuoso.
Lasciamo a casa le grandi questioni, quelle proprie dei
Maestri del Diritto.
In terra di camorra Noi-Stato c’è?
E i diritti
e i doveri degli uomini, in terra di camorra, sono rispettati e
vissuti?
Se c’è la camorra nè i diritti, nè i doveri hanno
cittadinanza.
Vige la forza delle armi e della violenza,
dell’intimidazione, dell’oppressione, della negazione dell’umanità, a
cominciare da chi si definisce camorrista.
Montesquieu vuole che ” il
Governo sia tale che un cittadino non possa temere un altro
cittadino”.
E come estirpare la camorra in terra di camorra, laddove
anche la terra è intrisa di sangue e produce frutti?
E in terra di
camorra governa la camorra o è la camorra al governo?
Come potrebbe
governare la camorra se non fosse al governo?
E la camorra potrebbe
sopravvivere se al governo non vi fosse la camorra?
Ed ecco lo
Stato.
I ministri della Difesa urlano. “Ci vuole lo Stato; mandiamo
l’esercito!”
I Ministri degli Interni sbraitano. “Ci vuole lo Stato;
mandiamo la polizia!”
I Ministri del Bilancio promettono: “Ci vuole
lo Stato; mandiamo soldi per costruire caserme e… mettere i cancelli
ai Commissariati!”
I Ministri della Giustizia severi: “Ci vuole lo
Stato; facciamo leggi severe e carceri e recinti di ogni tipo!”
Mai
sentiti i Ministri della Scuola che costruiscono scuole.
Mai sentiti i
Ministri della Cultura che vogliono costruire Teatri, Cinema.
Mai
sentiti i Ministri dello Sport che decidono per lo sport per i nostri
giovani.
Ci vuole lo Stato.
Mai sentiti i Ministri dell’Edilizia che
vogliono ricostruire un patrimonio edilizio per dare case dignitose ai
cittadini.
Ci vuole lo Stato.
Mai sentiti i Ministri della Salute che
dicono di avere a cuore la salute, diritto costituzionale.
Ci vuole lo
Stato.
In terra di camorra i Ministri della salute costruiscono
inceneritori e negano ogni inquinamento e malattie connesse!
Ci vuole
lo Stato.
Mai sentiti i Ministri del Lavoro che costruiscono
occupazione, vigilano sul lavoro, si battono per la sicurezza del
lavoro e non a chiacchiere.
Mai sentiti i Ministri che lavorano per
evitare che i nostri giovani vadano via, sia che siano laureati,
diplomati o analfabeti.
Ci vuole lo Stato.
Mai sentiti i ministri
della Funzione Pubblica che mettono mano a leggi che limitino la
corruzione, le mazzette… , l’arbitrio di qualsiasi funzionario o
sciacquino (si dice così di chiunque abbia un berrettino in testa e
pensi di essere l’imperatore del Giappone!). E così via.
Ci vuole lo
Stato.
Oggi occorre comunque dura repressione e vanno arrestati i
picciotti e i boss.
In tal modo parleranno i boss anche sul conto di
chi, ovunque sia, non ha evitato il loro arresto e non può più
proteggerli.
Ci vogliono lo Stato, la Regione, la Provincia, il
Comune, il Consiglio di quartiere.
Il Titolo V della Costituzione! Lo
conosciamo?
Ci vogliono Parlamentari, Consiglieri comunali,
provinciali, regionali, Presidenti di ordini professionali, Professori,
e professionisti, Imprenditori e industriali… operai… che non
strizzino l’occhio alla camorra.
Ci vuole lo Stato. In terra di
camorra la camorra è lo stato e il proprio bilancio è bilancio da
Stato.
Ci vuole lo Stato.
E dove ci sono i soldi potrebbe accade
che anche gli uomini dello Stato cambiano stato.
E accade. E talvolta
chi grida: Stato, Stato, è… dell’altro stato!!
Divertente
ascoltare qualche bel discorso di uomini di Sato che chiedono ai
cittadini… dove eravate quando gli uomini della camorra costruivano la
camorra?
E non potremmo noi cittadini chiedere agli uomini dello
Stato, che nel rivolgere la domanda dimostrano di sapere che la camorra
cresceva, ripeto. chiedere… e voi uomini dello Stato dove eravate?
Eravate a celebrare il 2 Giugno, la Liberazione, il santo Patrono al
suono dell’Inno e di… vogliam dio… che è nostro Padre… ‘
Noi
cittadini abbiamo il diritto di chiedere a queste nostre Forze ‘armate
e no… ‘… voi dove eravate e dove siete?
E’ inutile mandar soldi
dove c’è camorra, dove lo sviluppo per l’uomo è impossibile.
E’
inutile favorire cattedrali nel deserto, finte industrie, imprenditori
truffatori e anche conosciuti da sempre.
Se non si bonifica la terra
di camorra da ogni parassita da scranno o da marciapiedi nulla di
virtuoso sarà possibile.
Il denaro che nasce da esigenze emergenziali
volute e programmate ingrassa ogni camorra trasversale e no, la camorra
che spara con le armi da fuoco e l’altra con le armi del potere
distorto.
Francesco De Notaris