Ventinove arresti con l’accusa di associazione di stampo camorristico, truffa ed estorsione aggravata per agevolare l’organizzazione facente capo alla famiglia ‘Zazo’ (o ‘Zaza’, dal nome del defunto promotore Michele Zaza). L’operazione della D.D.A. di Napoli contro il clan riconferma la centralità della Capitale nelle attività di reinvestimento dei proventi illeciti milionari ad opera dei gruppi mafiosi.
Le investigazioni del Centro operativo della DIA di Roma, soprattutto sulla figura di Ciro Smiraglia (nipote del defunto Michele Zaza e referente per le attività economiche del clan sulla capitale) e i suoi stretti congiunti (il padre, un fratello e le sue due sorelle), hanno infatti consentito di eseguire 16 dei citati provvedimenti cautelari nei confronti di soggetti appartenenti al gruppo Smiraglia, oltre ad aggredire significativamente il patrimonio del sodalizio napoletano.
SEQUESTRI NELLA CAPITALE – I sequestri operati dalla Direzione Investigativa Antimafia ammontano a circa 400 milioni di euro, in beni mobili e immobili, gran parte dei quali nell’area della Capitale. Su 41 fabbricati complessivamente sottoposti alla misura, 18 tra villini, negozi e appartamenti insistono su Roma e dintorni.
Così come 5 terreni su complessivi 14 sequestrati; 4 alberghi: il Bellambriana, una grande struttura turistico-ricettiva in zona Aurelia, a 4 stelle su sei piani, con oltre 90 camere e suite, 5 sale meeting, un grande garage privato, due ristoranti (TerraMia e Posillipo), uno interno ed uno esterno a bordo piscina, e una spa attrezzata; l’Abitart in zona Piramide, albergo di design a 4 stelle, su 5 piani con 65 camere e l’annesso elegante e lussuoso ristorante-lounge bar Estrobar; il G Hotel e il Joy Hotel, due strutture alberghiere sulla Pontina all’altezza di Pomezia, il primo a 4 stelle con 56 camere, ristorante, sale meeting, il secondo a 2 stelle con 21 camere.
GLI ALBERGHI SEQUESTRATI
Sigilli anche a un locale notturno in pieno centro storico (il Moods in corso Vittorio Emanuele), uno spazio multifunzione con design a 5 stelle, cocktail bar e discoteca e 20 società, tutte con sede legale a Roma e provincia, operanti nei settori immobiliare ed edilizio, alberghiero e ristorazione, commercio di autovetture, gestione patrimoniale e finanziaria, gioco e scommesse, gestione scuderie cavalli da corsa.
Annuncio promozionale
Tra gli altri beni sequestrati dal personale della DIA, su disposizione dell’AG napoletana, oltre al villaggio turistico sulla collina di Cogoleto (GE) (denominato Villa Beuca, con oltre venti ville a ridosso della costa ligure) anche: 18 cavalli da corsa tra i quali figurano alcuni discendenti del notissimo purosangue «Varenne»; numerose autovetture ed uno yacht di 23 metri ormeggiato a Porto Santo Stefano; svariate decine di rapporti bancari.