Il solito disturbatore che ha tentato di mettere zizzania
fra i Testimoni di Giustizia ed anche fra i parlamentari
presenti alla manifestazione-conferenza stampa
svoltasi ieri davanti al Viminale a Roma, tentando di
contestare peraltro la presenza dell’Associazione
Caponnetto, ma noi avevamo previsto tutto ed
abbiamo subito adottato le
contromisure, emarginandolo garbatamente al punto
che egli si è visto costretto ad allontanarsi.
L’iniziativa è riuscita ed è andata oltre le nostre stesse
aspettative.
L’Associazione Caponnetto, com’è nel suo stile, ha
lasciato in tutto arbitri i Testimoni di gestirsi come
ritenevano e non ha voluto nemmeno partecipare
all’incontro che si è svolto nel Viminale fra i
rappresentanti del Ministero dell’Interno, una
delegazione dei Testimoni di Giustizia ed i
Parlamentari del M5S.
Abbiamo lavorato per portare i Testimoni di
Giustizia, accompagnati dai Parlamentari, al tavolo
delle trattative con i rappresentati del Ministero
dell’Interno.
Cosa che non era mai avvenuta prima in maniera
ufficiale e pubblica.
Noi siamo per servire, non per servirci.
Interveniamo, quando veniamo chiamati, a supporto,
lasciando agli attori diretti tutto il merito del successo.
E successo c’è stato perché questa volta quelli che
debbono capire hanno capito che dietro i Testimoni di
Giustizia c’è chi non si limita a fare le chiacchiere.
Da ora in poi dietro di essi, bistrattati, umiliati, costretti
alla disperazione ed alla fame, ci sono l’Associazione
Caponnetto e un intero gruppo parlamentare, di quelli
che sanno combattere.
Combattenti e non parolai, capaci di pretendere che
gli impegni vengano rispettati!
Ora aspettiamo i fatti!!!