L’incendio ai danni del Testimone di Giustizia Pietro Di Costa.E’ questa la “ protezione” che gli garantiscono il Prefetto di Vibo Valentia e gli organi di polizia ???????????????????
Un attentato gravissimo ai danni di uno dei
Testimoni di Giustizia più coraggiosi d’Italia.
Pietro Di Costa non é uno che ha denunciato e
fatto arrestare i boss della ndrangheta che lo
vessavano e basta.
Non é uno che ora sta fermo,inattivo;ma,al
contrario,egli continua a combattere ed a
denunciare,aiutando la Giustizia.
Uno che ha la schiena dritta,insomma, e che non
sta nemmeno ad aspettare l’elemosina di uno
Stato sempre più ingrato e patrigno nei confronti
di chi sacrifica la vita propria e dei suoi cari per
combattere contro le mafie e si attrezza per conto
suo per continuare a vivere con dignità nella
propria terra,sfidando a viso aperto la ndrangheta.
Senza aver paura.
Il danno provocato dall’incendio all’azienda di cui
é socio non é di poco conto,ma ammonta a
centinaia di migliaia di euro.
Nessuno,fra i tanti parolai che pullulano nel
nostro Paese,gli ha espresso finora la solidarietà.
L’aspetto più inquietante,però,riguarda la carenza
della protezione da parte degli organi locali dello
Stato.
La domanda che ci viene spontanea é :
QUALE SISTEMA DI PROTEZIONE E’
STATO MESSO IN PIEDI IN SUO FAVORE
DA PARTE DEL PREFETTO E DEL
QUESTORE DI VIBO VALENTIA
????????????
E’,QUESTA,UNA DOMANDA CHE
RIVOLGIAMO DIRETTAMENTE AL
MINISTRO ALFANO ANCHE SE SAPPIAMO
CHE EGLI NON CI RISPONDERA’.