La Prefettura di Caserta nega i documenti richiesti secondo legge da un testimone di giustizia. L’allarme e la protesta della Caponnetto. Nelle Prefetture ed al Ministero dell’Interno debbono mettersi tutti in testa che i Testimoni di Giustizia vanno rispettati e serviti subito.Altrimenti l’Associazione Caponnetto sarà inflessibile e dura.
comunicato stampa
La Prefettura di Caserta nega i documenti richiesti secondo legge da un testimone di giustizia.
L’allarme e la protesta della Caponnetto
Ieri, 18 febbraio 2015, il testimone di giustizia Luigi Leonardi, recatosi alla Prefettura di Caserta per richiedere copia degli atti riguardanti il rigetto della sua richiesta di sostegno in quanto vittima di racket, al fine di presentare ricorso nei limitati tempi previsti dalla norma, ha ricevuto un netto rifiuto. L’addetto gli ha risposto che la fotocopiatrice era guasta, mancava perfino la carta e comunque ieri “non avevano tempo” per evadere la sua richiesta.
Subito dopo Leonardi si è presentato alla stazione dei Carabinieri di Marcianise, dove ha denunciato il fatto. «Adesso, con una scadenza che pende come una spada – si legge nella denuncia – attendo che la Prefettura si decida a comprare una fotocopiatrice e una risma di carta, e a trovare tra i vari addetti che affollavano la sala del caffè e il corridoio, a parte qualcuno, un santo che faccia le fotocopie e mi dia la possibilità di far valere i miei diritti in un sistema incancrenito dalle Mafie».
L’Associazione Caponnetto esprime viva preoccupazione per quanto accaduto, che conferma la scarsa attenzione dello Stato nei confronti di uomini e donne privati dei mezzi di sostentamento ed esposti alle ritorsioni della malavita organizzata solo per aver fatto il loro dovere.
Roma, 19 febbraio 2015
Ufficio stampa Associazione Antimafia Caponnetto
vocedellevocionlus
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