Il ruolo dei Prefetti,un ruolo vitale nella lotta alle mafie sul piano del condizionamento che essi possono esercitare sia sui vertici delle forze dell’ordine del territorio – i cui rappresentanti apicali sono soggetti nelle loro promozioni al parere preventivo del Prefetto che decide sostanzialmente ,quindi,se essi debbano essere promossi o no -,che,indirettamente , sugli stessi magistrati la cui eventuale protezione da attentati e quant’altro va decisa dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza presieduto dal Prefetto.
Ma il potere di intervento e di condizionamento del Prefetto non si limita a questo – sempre per quanto riguarda l’aspetto della lotta alle mafie che é quello che interessa direttamente un’Associazione antimafia qual’é la Caponnetto che non vuole limitarsi a fare retorica e basta – ma riguarda anche,se non soprattutto,le cosiddette “interdittive antimafia”.
E qui bisogna ammettere che il Prefetto ha un potere superiore di gran lunga al Magistrato,in quanto,mentre quest’ultimo interviene a reato commesso e,quindi,”dopo”,con una logica punitiva,repressiva,il Prefetto ha il potere,con, appunto ,l'”interdittiva”,preventivo ,di intervenire “prima” ,impedendo,ad esempio,che quell’impresa partecipi alla gara in quanto rappresentata o,comunque partecipata o comunque ancora contigua a soggetti in odor di mafia.
Sulla base di informazioni che egli dovrebbe raccogliere,il Prefetto ha il potere di emettere le interdittive,il Magistrato no.
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I Prefetti sono di nomina politica in quanto é il Ministro che li nomina ,tramite il Consiglio dei Ministri, ed il Ministro é un politico.
A seconda del colore politico che il Ministro di volta in volta ha agli Interni,egli sceglie i suoi preferiti rivolgendosi evidentemente ai referenti che il suo partito ha sui territori.
Ve lo immaginate voi cosa può essere e può eventualmente fare un Prefetto che sia stato nominato su segnalazione al Ministro da tal parlamentare arrestato,poi,per reati di mafia o da tal’altro boss politico arrestato o indagato per gravi reati contro la Pubblica Amministrazione??????????……….
Noi -sia ben inteso-non siamo per principio “contro” i Prefetti,ma li giudichiamo in base al loro operato sul versante della lotta alle mafie.
Non siamo stati -anzi!!!!!!- “contro” Prefetti della levatura e dello spessore morale ed istituzionale di un Frattasi a Latina o di un Mosca a Roma o di altri ancora che,purtroppo,sono finiti “stritolati” nel tritacarne del sistema e allontanati .
Noi siamo ,invece, “contro” quei Prefetti che non fanno niente contro le mafie,non fanno interdittive e contribuiscono,così, oggettivamente a rafforzare le mafie.
Un’Associazione antimafia seria HA L’OBBLIGO di affrontare ed esaminare i VERI problemi della lotta alle mafie e se non si fa questo la sua è fuffa.
Mille volte FUFFA!
Allora cominciamo a chiedere ad ogni Prefetto d’Italia :
“QUANTE E QUALI INTERDITTIVE ANTIMAFIA HA FATTO ?????.
Se il numero é basso,quel Prefetto non é buono,non ci dà garanzie e ne va richiesta la rimozione.
Domandate a Serra,a Pecoraro o ai Prefetti di Latina,Frosinone,Viterbo,Rieti quante interdittive antimafia hanno emesso contro l’esercito di imprese in odor di mafia a Roma e nel Lazio ed avrete,se rispondono,tutti gli elementi per giudicarli !!!!!!!!…………………………………………..
Da quel che é successo e si vede,però,si presume che il numero delle interdittive sia stato molto ,ma molto basso!!!!!!!!!………..
Associazione Caponnetto