Le mafie tra territori ed economia globale
Premio Amato Lamberti 2015 a Krzysztof Krakowski che ha analizzato i rapporti fra guerra civile in Colombia e gruppi di criminalità organizzata
Cerimonia di premiazione lunedì 15 giugno ore 12
Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, Napoli
Il Premio Amato Lamberti 2015 quest’anno va a Krzysztof Krakowski, il ventisettenne polacco che ha presentato una tesi di dottorato dal titolo “The Elusive Quest For Peace In Colombia. Past And Future Conflict Resolution Schemes”, incentrata sui rapporti tra guerra civile in Colombia e gruppi di criminalità organizzata. Krzysztof, che attualmente è ricercatore alla Cattolica di Milano, tra il 2012 e il 2015 ha studiato presso il Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II.
«Il lavoro di Krzysztof Krakowski – spiega in una nota Luciano Brancaccio, docente della Federico II e componente della giuria – affronta da una prospettiva originale il tema della
risoluzione dei conflitti di guerra civile e della formazione di gruppi di criminalità organizzata, mettendo a fuoco il caso della Colombia. Il tentativo dell’autore è di spiegare la persistenza e variabilità tra le regioni colombiane di formazioni organizzate che esercitano la violenza anche dopo la fine del conflitto e dopo l’implementazione di politiche tese alla pacificazione dei fronti in guerra. Questo obiettivo viene perseguito tematizzando la relazione tra modalità di risoluzione del conflitto e legittimazione di gruppi violenti organizzati paramilitari/criminali. Nelle regioni della “Pacific Coast”, dove la repressione nei confronti dei gruppi paramilitari è stata più intensa, si riscontra una notevole diffusione di gruppi di criminalità organizzata. Laddove, invece, nelle regioni delle “Eastern Plains”, in cui minore è stata l’intensità militare della repressione, si riscontra una forte riduzione degli episodi di violenza legati al crimine
organizzato.
Nelle regioni della Pacific Coast la presenza massiva della repressione statale, in un contesto appena uscito dalla guerra civile, avrebbe favorito l’affermazione di “ordinamenti privati” e dunque di formazioni criminali. Una tesi per certi aspetti controintuitiva, che l’autore percorre con dovizia di particolari e che consente di inquadrare criticamente la letteratura mainstream sul crimine organizzato, basata come è noto sulla relazione positiva tra latenza delle strutture statali e diffusione di fenomeni di criminalità organizzata.
Krakowski ha condotto un lungo periodo di ricerca sul campo, durante il quale è stato ospitato all’Universidad Nacionalal di Bogotà. Sono stati raccolti e analizzati dati di prima mano di carattere quantitativo e dati di carattere qualitativo».
La cerimonia di premiazione di questa seconda edizione del Premio, organizzata dall’Associazione Amato Lamberti, si terrà lunedì 15 giugno alle ore 12 nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo.
Il riconoscimento è riservato alle tesi di laurea o di dottorato capaci di testimoniare l’indispensabile impegno dei giovani nei processi di avanzamento della legalità e dello Stato contro la malavita organizzata, secondo la grande lezione del sociologo Amato Lamberti (nella foto), scomparso nel giugno di tre anni fa. Tema di quest’anno: “Le Mafie tra territori ed economie globali”.
Numerosi e di grande interesse gli elaborati pervenuti da ogni parte d’Italia e dall’estero, tutti esaminati dalla Commissione scientifica che è presieduta dal Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e composta da Nino Daniele, assessore alla cultura del Comune di Napoli, Isaia Sales (Università Suor Orsola Benincasa), dai docenti della Federico II Enrica Amaturo, Gabriella Gribaudi, Giuseppe Acocella, Luciano Brancaccio, e dal giornalista d’inchiesta Arnaldo Capezzuto.
Alla cerimonia di proclamazione del vincitore e di consegna del Premio interverrà il Procuratore Franco Roberti.
Un contributo alla Borsa di studio viene offerto quest’anno dall’Industria conciaria Russo.
Napoli, 9 giugno 2015
Ufficio Stampa Associazione Amato Lamberti
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