e la notizia diffusa ieri dal quotidiano “Latina Oggi” dovesse trovare conferma, rivelerebbe ancora una volta quanto sia cresciuto il livello di pericolosità della criminalità pontina.
Dopo i Giudici,ad essere minacciati ora sono i Carabinieri.
E’ direttamente lo Stato ad essere sfidato ed aggredito dai criminali.
Spavaldamente e pubblicamente,in maniera plateale,come a dire;”della legge ne faccio carta straccia” .
“Mi faccio trent’anni,ma ti ammazzo”,avrebbe gridato un componente della famiglia Di Silvio nei confronti di un vicebrigadiere dell’Arma dopo che una pattuglia gli aveva sequestrato uno scooter in quanto trovato sprovvisto di patente ed assicurazione.
Non solo.
La pattuglia sarebbe stata circondata da una folla minacciosa di familiari e sodali del sorvegliato speciale ,alcuni dei quali avrebbero anche danneggiato l’autovettura dell’Arma.
La notizia diffusa dal giornale ha provocato ovviamente profondo sconcerto nell’opinione pubblica pontina già scossa dalle minacce e dagli attentati subiti in passato ed anche recentemente ,sempre a Latina,da alcuni Magistrati.
Una sfida allo Stato ed alla Giustizia che non può e non deve restare senza una risposta rapida,severa e determinata.
L’Associazione Caponnetto,nell’esprimere al vicebrigadiere minacciato personalmente ed a tutta l’Arma i suoi più sentiti sentimenti di vicinanza e di solidarietà,resta a disposizione per qualsiasi iniziativa si voglia assumere per la tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.