L’aspetto che emerge ogni volta che parliamo di lotta alle mafie.Non c’é niente da fare,bisogna ammettere che se non fosse per le Procure – ed in particolare per quella di Roma da quando ci sono Pignatone,Prestipino e i loro più stretti collaboratori- di lotta alle mafie nel Lazio nemmeno si parlerebbe.E’ una maledizione. Se é vera la notizia che qualcuno si sarebbe opposto all’ingresso dei rappresentanti delle forze dell’ordine,come noi chiedevamo,nell’Osservatorio comunale contro la criminalità a Formia avremmo la prova provata della frattura che c’é fra società civile organizzata e le istituzioni locali preposte alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.C’é da scoprire CHI sarebbe l’autore di tale rifiuto ed é quello che ci impegniamo a fare nei giorni avvenire.
Lo stiamo denunciando da sempre,inascoltati purtroppo.Qua c’é un problema di “qualità” delle indagini e di catene di comando.Oltre,ovviamente,di Prefetti.Non per niente un Prefetto che voleva fare il proprio dovere,mostrando qualità lodevoli,Bruno Frattasi,é stato mandato via.Un segnale inquietante che la dice lunga sulla reale volontà dei governi,bianchi,neri,rossi o turchini che siano,di combattere le mafie in provincia di Latina e nel Lazio,la regione della Capitale d’Italia.Altro che trattativa mafia-stato.Qua la sensazione che appare é di una vera e propria resa.Meno male che sono arrivati Pignatone e Prestipino a bloccare un percorso che ci stava portando alla presa della Bastiglia da parte delle varie mafie.Questo é il problema di fondo da affrontare con determinazione e tentare di risolvere.Altrimenti saremo sempre all’anno zero.