Un giorno ,prima o poi,qualcuno dovrà spiegarci quali sono le……”menti raffinate” che hanno brigato e brigano perché in terra “di Casale”,in provincia di Latina,tutto tace,tutto va bene madama la marchesa,dove i clan possono indisturbati fare e disfare,dove le poche inchieste fatte – la “Formia Connection”,le “Damasco” ecc”- si sono risolte in una bolla di sapone,la prima addirittura archiviata e la seconda risoltasi come tutti sanno,dove un capitano della Finanza si ammazza e si dice che era …..“depresso”,dove Carmine Schiavone parla di 30 “soldati pagati a 3 milioni al mese” e fornisce i numeri delle targhe dei camion che hanno trasportato i rifiuti tossici e nessuno nemmeno chiama i camionisti,alcuni dei quali di Itri e di Castelforte, per domandare ad essi chi ha commissionato i viaggi e dove hanno portato i rifiuti,dove non c’é nessuno che indaga sulle montagne di capitali investiti,dove l’On.Colletti,con altri deputati del M5S fa un’interrogazione citando nomi e cognomi di boss residenti ed operanti a Formia e dintorni e nessuno gli risponde,nessuno indaga.Niente di niente.
Qualcuno dovrà pure spiegarci perché i Prefetti,sempre di Latina, non emettono un’interdittiva antimafia e quando ne arriva uno che si azzarda,come Frattasi,a mettere le mani nella marmellata viene subito mandato via.
“Gira la faccia dall’altra parte e campi cent’anni”,sembra essere la regola che fa da sottofondo all’esistenza di uno…………”stato” che tale é solo sulla carta.
Terra di camorra,terra di mafia ,dove “la legalità é un optional”,come ha gridato un ex Presidente del TAR.
Terra di mafia dove dovrebbero essere mandati i migliori investigatori e ciò non avviene per mantenere in piedi apparati obsoleti e sistemi inefficaci.
Quando, per sbaglio, ne arriva qualcuno bravo si fa del tutto per mandarlo subito via.Magari anche facendo finta di promuoverlo,purchè sparisca e tutto torni come prima.
Questa é la provincia di Latina,alle porte della Capitale d’Italia!