Le dichiarazioni di Carmine Schiavone di marzo del 1996 nella Caserma dei Carabinieri a Latina………………
Ci ha fatto grande piacere il fatto che H24 Notizie ci abbia ricordato quelle dichiarazioni rese dall’ex collaboratore di Giustizia Carmine Schiavone il 13 marzo del 1996 nella Caserma dei Carabinieri di Latina al Comandante provinciale dei CC e ad un ispettore della Questura di Latina.
Quelle dichiarazioni,delle quali noi eravamo a conoscenza,rappresentano la prova lampante di tutte le …”distrazioni” (chiamiamole così),le omissioni,le deficienze,le carenze di uno Stato che sapeva tutto da oltre 20 anni in qua della situazione esistente in provincia di Latina e nel Basso Lazio e che ,malgrado ciò,é rimasto inerte ,consentendo,così,alle mafie di insediarsi stabilmente e di impadronirsi anche dell’aria che oggi si respira.
Si sapeva e non si è voluto intervenire.
Questa é la verità nuda e cruda.
Ma piangere i morti sono lacrime perse e,quindi,lasciamo perdere il passato.
Questo,però,avrebbe dovuto indurre i responsabili centrali della sicurezza e dell’ordine pubblico,il Capo della Polizia ed i Comandanti Generali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza,a cambiare registro,ad apportare tutte quelle correzioni,quei cambiamenti resi necessari da una situazione drammatica che si è andata grado a grado aggravando fino a determinare l’inquinamento del tessuto non solo economico ma anche istituzionale e politico,così come hanno appena un poco messo in evidenza le due inchieste giudiziarie fatte in provincia di Latina,la “Formia Connection” e le “Damasco” di Fondi.
Sono anni che noi dell’associazione Caponnetto denunciamo l’inadeguatezza dell’apparato investigativo pontino e,in particolare,del sud pontino.
Abbiamo anche fatto delle precise proposte di modifica che prevedevano l’istituzione a Formia di un Supercomissariato con un 1° Dirigente e con una sezione distaccata della Squadra Mobile di Latina,personale che quando si parla di mafia sa di cosa si sta parlando.
Parole al vento.
Il Commissariato di Gaeta,che sta ad appena 6 chilometri da quello di Formia,va chiuso ed il personale va distribuito fra i Commissariati di Formia e di Fondi,tenuto conto anche del fatto che quest’ultimo ha carenza di personale ed é,peraltro,allocato in un immobile nel quale non c’é spazio nemmeno per girarsi attorno.
Il problema del Commissariato di Fondi va affrontato e risolto al più presto perché é assurdo il pensare di poter gestire una situazione qual’é quella di Fondi in quelle condizioni.
Assurdo ed irresponsabile.
Come assurdo ed irresponsabile é pensare che in un territorio dominato dalle varie mafie – sostenute probabilmente da quei “pezzi deviati dello Stato” cui qualcuno faceva riferimento durante il “caso Fondi” e della cui presenza si ha qualche avvisaglia – qual’é la provincia di Latina,possano essere tenute al comando di Commissariati,Compagnie,Tenenze,Gruppi ecc. persone inesperte per quanto riguarda il contrasto alla criminalità mafiosa,che non hanno esperienza acquisita in zone “calde” come quelle della Campania,della Sicilia,della Calabria.
La delicatezza dell’argomento non ci consente di spingerci oltre perché noi abbiamo senso dello Stato e delle istituzioni. e non vogliamo ulteriormente minarne la credibilità ed il prestigio.
A noi interessano i fatti e,soprattutto,interessa che chi deve capire capisca!!!!!|!!!!
Noi non possiamo più tollerare il fatto che per ogni operazione di una certa importanza si debbano vedere costretti ad intervenire in provincia di Latina e nel Basso Lazio i corpi speciali,la DIA,il GICO,lo SCICO ,il ROS ,tutti provenienti da fuori il territorio e le DDA, di Roma e di Napoli soprattutto.
Il nostro pressante invito ad intervenire é rivolto in particolare al Capo della Polizia ed al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri in quanto della Guardia di Finanza,tolta l’esigenza di un potenziamento del gruppo CO di Formia,non possiamo che tessere le lodi.
Alla prossima.