N PROVINCIA DI LATINA OPERA UNA CENTRALE DI “MAFIA -STATO” COLLEGATA A SOGGETTI CHIAMATI A DARE RISPOSTE NELLE VICENDE DI PALERMO ????
Poliziotti,carabinieri,finanzieri in manette?
E professionisti e giudici??????????????????
E’ il segn ale di una svolta ????????……………..
Chissà ,ce lo auguriamo.
Sono solo la punta dell’iceberg,una particella di un tessuto diventato marcio per colpa di chi non ha voluto vedere e si é girato dall’altra parte.
Per decenni.
“In provincia di Latina non ci sono organizzazioni mafiose radicate”,; “non create allarme per non far scappare turisti ed imprenditori”.
E,poi,di contro, quei : “Nella stragrande maggioranza dei casi si è proceduto da parte delle diverse autorità giudiziarie di questo distretto rubricando fatti oggetto di indagine,in realtà di stampo mafioso,in fatti di criminalita’ comune” o “In provincia di Latina la legalità é un optional”.
Parole lette o sentite che ci hanno fatto drizzare i capelli e tolto il sonno.
Ogni tanto un barlume di speranza,prima con la “Formia Connection” e ,poi,con le “Damasco”,speranza cui ha fatto,però, presto seguito un sentimento di delusione e di angoscia nel vedere come entrambe si sono risolte,la prima con l’archiviazione della parte che riguardava il voto di scambio e la seconda come il volo dell’uccellino in piume alla prima uscita dal nido.
Si sapeva da anni dell’esistenza di porcilaie nel cui sterco venivano immersi coloro che tentavano di sottrarsi al sistema,come pure delle auto e moto di lusso che sfrecciavano per le strade e le piazze di Latina in dispregio ad ogni regola .
Va detto anche ,per onestà intellettuale,che si é tentato di reagire a carico degli autori,ma non si sono mai attuati provvedimenti radicali atti a sradicare il sistema.
Tant’é che si é giunti alle minacce pesanti al povero cronista la cui unica colpa imputatagl i é stata quella di raccontare le cose così come stanno.
Il problema é che ,senza voler minimamente sottovalutare l’importanza delle operazioni in atto, l’impressione che si stia volando basso permane e si rafforza.
Primo ,perché ,almeno finora, non é stato imputato il vincolo associativo mafioso e secondo perché,sempre ad oggi.nessuno sembra sufficientemente interessato a voler focalizzare l’attenzione su quel ” mondo di sopra” che probabilmente si é servito di questa gente per motivi politici o di altra natura e l’ha coperta.
Noi conosciamo sia la Dottoressa D’Elia che il Questore De Matteis e sulla loro onestà e sul loro spirito e ruolo di servitori dello Stato siamo disposti a mettere sul fuoco non una mano ma mille.
E siamo dalla loro parte in maniera convinta e determinata.
Ma il discorso é “altro” ed “alto” perché viene da lontano e non investe affatto loro due che stanno in provincia di Latina da poco tempo.
Una terra,questa,dove una cortina di interessi forti,cointeressenze,trasversalità politiche e personali,presenze e quant’altro di poco chiaro la fa da padrona.
A noi poco interessa dei Cha Cha o di chiunque altro della sua caratura criminale.
A noi interessa ,al contrario,capire “chi” sta “dietro” e “sopra” gente del genere.
“Chi” la copre o l’ha coperta e “chi” probabilmente se n’é servita e se ne serve consentendo ad essa di fare il proprio comodo.
Ci interessa sapere “chi ” e “perché ,al di là delle apparenze e dei “si dice”,fa trasferire Prefetti ritenuti “scomodi” perché fanno il proprio dovere;”chi “sono i responsabili morali del suicidio di un capitano comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Fondi ;”chi” rilascia autorizzazioni e concessioni a certi soggetti frequentadoli e servendosene per voti e probabilmente per mazzette; “chi” consente,senza farne parola come dovrebbe,certe movimentazione di montagne di capitali di origine dubbia.
E,soprattutto,CHI sono i referenti a Roma di questa gente perché é sempre alla Capitale che bisogna guardare !
Sempre e per qualsiasi cosa !
Dagli accertamenti e dalle “visure camerali” che noi siamo soliti fare un giorno sì e l’altro pure noi dell’Associazione Caponnetto rileviamo che non c’é un lavoro,piccolo o grande,privato o pubblico,in qualsivoglia comune della provincia di Latina,che non venga appaltato a ditte che provengono da aree “calde”della Campania,della Calabria ed anche della Sicilia e della Puglia.
Una Caporetto completa dell’imprenditoria locale in tutti i settori economici,da quello edile,a quello turistico-alberghiero,della ristorazione,dei bar,del tempo libero e quant’altri.
E licenze,autorizzazioni,concessioni,varianti urbanistiche a go go e senza un’interdittiva antimafia,uno che vada a controllare,a vedere.
Quel pò che si é fatto finora lo si deve alle DDA,alla DIA,allo SCO ed agli altri corpi e presidi che stanno fuori provincia.
PERCHE’ TUTTO QUESTO ??????????
PERCHE’ NON SI E’ MAI VOLUTO COSTITUIRE IN LOCO UN APPARATO AUTONOMO ED ALL’ ALTEZZA DI POTER AFFRONTARE UNA SITUAZIONE INCANDESCENTE CHE LA SI E’ VOLUTA SEMPRE ( ANCHE ORA,CI DISPIACE DIRLO ) LEGGERE CON UN’OTTICA DA ORDINE PUBBLICO ???????????????
Perché ??????????
Noi non abbiamo il problema di ……….”tranquillizzare” un’opinione pubblica -,peraltro omertosa e connivente in parte com’é in provincia di Latina e non solo – ,sconcertata ed allarmata.
Non abbiamo problemi di ………….”allarme sociale”.
Ci interessa,al contrario,andare al nodo dei problemi e capire i “perché”.
Intelligenti pauca !!!!!!!!!!………….
La sensazione é che sia presente ed attiva una sorta di “cupola” che decide ,sopra la testa dei cittadini,”cosa” va fatto o non va fatto in provincia di Latina .
Una “cupola” pronta a colpire,con la denigrazione,la delegittimazione ,i colpi bassi e quant’altro del genere, “chi” rifiuta l’omologazione e si mostra fedele allo Stato di diritto.
I cittadini onesti pontini si impegnino per individuare e smascherare i componenti di tale “cupola”.
In provincia di Latina opera una compagine di Mafia-Stato collegata con le vicende di cui si sta discutendo nel processo a Palermo ????????
C’è puzza di…………Servizi,ora sì,deviati?
Ieri a Fondi ed oggi a Latina ?