E’ possibile che bisogna aspettare sempre l’intervento dall’esterno per verificare se un investimento é sospetto o meno?
Se i capitali sono o non sono di origine sospetta ?
Oggi la mafia non é solamente quella che spara e quella cafona ,quella rozza,composta da analfabeti ed illetterati.
La mafia,quella vera e più pericolosa,perché non la vedi,é quella che si nasconde nei salotti buoni,con gente che ha tanto di laurea nelle tasche,che siede nei posti che contano,che tratta affari,fa business e corrompe .Nei comuni,nelle regioni,nel parlamento ,nelle banche,fra i professionisti ,talvolta anche nelle forze dell’ordine e nella magistratura.
Noi sentiamo puzza di bruciato un giorno sì e l’altro pure.Facciamo visure camerali che ci costano,a noi che non prendiamo volutamente finanziamenti , e troviamo nomi che ci terrorizzano ,altri che ci riportano ad altri ancora ,le scatole cinesi dietro le quali si nasconde quasi sempre del losco.
Un imprenditore “pulito” si presenta sempre con il suo volto,nome e cognome e non si nasconde dietro ai prestanome.
Quando esso si “nasconde” vuol dire che non é “pulito”.
Si parte da questo.
Ma noi non abbiamo le prerogative ,i mezzi e le risorse per andare fino in fondo e,quando maturiamo un sospetto su un tale soggetto,dobbiamo sempre rivolgerci a chi istituzionalmente è chiamato a fare il lavoro di approfondimento ed é pagato per questo. Noi arriviamo fino ad un certo punto,oltre il quale non ce la facciamo ad andare .
E se la persona alla quale ci vediamo costretti a rivolgerci – tenuto conto del fatto che per noi la lotta alle mafie non é quella di limitarci a gridare come fanno quasi tutti nelle piazze “viva Falcone e Borsellino” e tutto finisce là – non é capace oppure non vuole grane ed aspetta a braccia conserte la promozione o la pensione guardando solo ai “numeri”,alle statistiche ,come dobbiamo fare ?
Problema !
E problema anche grosso perché i casi che ci si presentano sono tanti e tali che non possiamo stare sempre in viaggio per andare a sottoporli ,a centinaia di chilometri di distanza da dove siamo,all’ attenzione di chi ci capisce e ci ascolta ,muovendosi subito dopo.
E così continuando ci passano sulla testa decine di casi alla settimana che meriterebbero di essere attenzionati e non vengono attenzionati da nessuno.
E i più li vediamo e sentiamo parlare e sparlare di mafia ed antimafia a vanvera ,senza nemmeno che sappiano quali sono i VERI problemi che fanno sì che la lotta seria alle mafie la fanno in pochi,pochissimi,fra mille ,peraltro,difficoltà e pericoli.
Vogliamo mandare o no personale preparato nei territori ,nei commissariati,nelle stazioni,ad evitare lo scempio che si é fatto,ad esempio,della provìncia di Latina in particolare e del Lazio in generale,dove per trent’anni non si é fatto un c….XXXXX e si é detto,anzi,che …………….non c’era mafia ????????
Ma é possibile che bisogna sempre aspettare la DIA da cento chilometri di distanza per affrontare le situazioni locali ????………………………….