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L’antimafia dell ‘immagine o degli affari e quella dei FATTI e non al servizio di chicchessia.La “scelta “ difficile ed impegnativa dell’Associazione Caponnetto

 

LA MAFIA  NON E’  QUELLA CHE CI  VIENE RAPPRESENTATA   ATTRAVERSO  LE TELEVISIONI   E  LA MAGGIOR PARTE DEI MEDIA.

LA MAFIA NON E’  QUELLA DEI RIINA,DEI PROVENZANO,DEGLI SCHIAVONE,DEI MANCUSO.

QUESTI RAPPRESENTANO   LA MANOVALANZA ,IL SUO BRACCIO ARMATO,LA PARTE ROZZA,INCOLTA E VIOLENTA DI CUI  LA MAFIA,QUELLA VERA,”ALTRA” ED “ALTA”, SI SERVE  ALLA BISOGNA.

LA MAFIA VERA  ,QUELLA CHE NON SI VEDE  E COMANDA,E’  MOLTO PIU’ IN ALTO ED E’ COSTITUITA DA   IMPRENDITORI,PROFESSIONISTI,TALUNI GIUDICI,GENERALI  ,ALTI  UFFICIALI  E FUNZIONARI,PARLAMENTARI ,MINISTRI,BANCHIERI ED UOMINI DELLA GRANDE FINANZA E DELLA CHIESA,DA COLORO,CIOE’ ,CHE  GESTISCONO E RAPPRESENTANO IL POTERE ED IL “SISTEMA “

LA MAFIA E’,INSOMMA,UNO STATO NELLO STATO,LO STATO-MAFIA CHE SI CONTRAPPONE ALLO STATO-STATO,QUELLO STATO  IN CUI NOI CREDIAMO E PER IL QUALE CI BATTIAMO MA CHE E’ DESTINATO A PERDERE  SE LA GENTE  NON CAPISCE  E NON VUOL CAPIRE RESTANDO  INERTE  ALLA FINESTRA ,INCAPACE PERFINO DI COMPRENDERE  CHE COSI’ FACENDO  STA  PORTANDO AL MASSACRO I PROPRI STESSI  FIGLI,IL LORO AVVENIRE.

 

 Chi opera sul campo  ed intende l'”antimafia”  NON  come uno slogan,una sceneggiata ,una rappresentazione teatrale o,peggio,uno strumento per camparci,fare la bella vita,far carriera e voti;

chi,in ragione del servizio che egli intende  svolgere per dare un contributo  al bene collettivo,all’interesse comune   ed allo Stato di diritto,a quello vero e non corrotto  e per tale ragione si vede  costretto a frequentare  i luoghi del Potere,ministeri,tribunali,caserme,questure,prefetture ,commissariati ,uffici,banche e tutti gli altri nei quali ed attraverso i quali  questo viene esercitato;

sa molto bene  che….aria tira  in essi e quante e quali difficoltà e pericoli si trova   ad affrontare tenuto anche conto del livello di ignoranza,di disattenzione,dell’ignavia.dell’egoismo   della maggioranza  della gente che non sa,non vuole sapere,non vuole  e non sa guardare oltre il recinto del proprio orticello e,quindi,non capisce  la misura del disastro e la profondità del baratro  verso il quale  essa sta indirizzando e portando i propri stessi figli e nipoti e la nostra gioventù.

I due Stati:

– lo Stato-Stato ,quello di diritto costituito  da noi che ci abbiamo creduto e ci crediamo e per il quale lottiamo,disposti anche a rimetterci di tasca e non solo, e da tante altre  persone perbene  e  responsabili che ,fra mille  difficoltà,sofferenze,vessazioni,violenze che  patiscono,cercano  di difenderne l’immagine ed il ruolo mantenendo alta la bandiera della dignità e dell’onestà,costi quel che costi;

– lo stato-mafia  costituito da una banda di  infedeli,traditori,criminali,la minoranza nel Paese ma  ben organizzata e,pertanto,destinata a vincere la guerra,che,dopo aver tradito il giuramento di fedeltà allo Stato vero per il dio denaro,si sono venduti alla criminalità  incuranti persino  della sorte che essi hanno riservato ai loro stessi figli.

In uno scontro fra il criminale  ed una persona perbene  questa  é ,purtroppo,quasi sempre destinata a perdere se non é avvezza  alla lotta  ed a conoscenza delle tecniche  di questa.

Il problema centrale  di tutto l’universo dell'”antimafia sociale” in Italia  é tutto qua perché ,se a me nessuno insegna CHI é il nemico e quali tecniche  DEBBO  usare per combatterlo e vincerlo,se a me  coloro che,poi,magari  vanno a prendere i soldi ,i privilegi ,i pennacchi  dallo stato-mafia  ,   insegnano solamente a scendere in piazza  per gridare solo  “viva Falcone”,”viva Dalla Chiesa”,”viva Borsellino”  per sentirmi a posto con la coscienza  e ritenere  che ho assolto così ai miei obblighi morali e civili di cittadino perbene ; se a me insegnano solamente a fare  la  sceneggiata,la sfilata,la manifestazione,il convegno,il racconto di quanto avviene o é avvenuto,la frittata  é fatta  e lo stato-mafia ha vinto,come in effetti sta vincendo.

Noi  dell’Associazione Caponnetto  ci siamo dati volutamente ,sapendo del valore e del significato   della nostra decisione e,peraltro, volendo dare  un segnale  per far capire   CHI siamo e vogliamo essere,un NOME  pesante ed impegnativo,quello  di uno dei più grandi e nobili  Magistrati italiani :Antonino Caponnetto,il “papà” di Giovanni Falcone,Paolo Borsellino  e del pool di Palermo.

Diciamo  che abbiamo voluto dare un profondo  segnale anche sul piano pedagogico.

Un impegno  oneroso ,impegnativo,quello da noi assunto ed al quale non intendiamo,costi quello che costi,venire meno.

Ed é vero che Nino Caponnetto,”nonno Nino” per noi, diceva che  la “cultura”  viene prima della Giustizia ma é altrettanto vero  che Egli  ci ha insegnato a  stare ,con i fatti e non con le chiacchiere,dalla parte della Giustizia (con la G maiuscola) e dello Stato di diritto,lo Stato-Stato.

Dalla parte,cioè,di chi combatte contro lo stato.mafia , la parte criminale e corrotta del Paese.

Ma non a chiacchiere,bensì  con i FATTI,il nostro motto,il nostro modus operandi,attraverso e con  l’osservazione profonda della realtà in cui  viviamo ed operiamo,l’INDAGINE, la DENUNCIA,nomi e cognomi ,contro i mafiosi  ed i loro compari politici  e delle istituzioni  corrotti e la PROPOSTA.

Attraverso,ciò, e con la collaborazione  concreta  e non parolaia  con quelle parti e soggetti sani  della Magistratura e delle forze dell’ordine schierati ,come noi,dalla parte dello Stato di diritto,con lo Stato-Stato.

Sappiamo e diciamo che la “scelta” dell’Associazione Caponnetto  DEVE  essere una  scelta profondamente meditata  e totalizzante,non influenzata  e condizionata da motivi ideologici e da altri fini che non ci interessano e ci sono estranei perché noi siamo “con” chi sta dalla nostra parte,sia esso bianco,nero,turchino e così via, e ci aiuta  a combattere i mafiosi ed i ladri,lo stato-mafia.

La lotta é dura e  decisiva:chi sta dalla parte della mafia  e chi contro.

Ma essere “contro”  significa LOTTARE,IN SILENZIO e non in maniera chiassosa ,teatrale  e marginale ,  residuale e pensando magari ad altri  fini .

Bisogna far capire a tutte le persone oneste che la lotta alle mafie  ed alla corruzione  DEVE essere,oggi,considerata  la drammaticità della situazione nella quale si trova il Paese,il PRIMO  E L’UNICO  PROBLEMA DA AFFRONTARE E RISOLVERE,

Senza una sua soluzione  l’Italia  é morta e seppellita.

All ‘ Associazione Caponnetto servono ,pertanto, solamente COMBATTENTI e non quaquaraquà,persone,uomini e donne,giovani e non giovani,disposti  a venire,con noi,al fronte e non nelle retrovie ,per combattere contro un  nemico potente,potentissimo , spietato e determinato ;

disposti anche ,all’occorrenza, al sacrificio.

Dobbiamo farlo  non tanto  per noi ,ma nell’interesse generale  del Paese ,dello Stato vero  e,soprattutto,per essere in grado,mentre ognuno di noi sta per morire,di poter  guardare ,senza  dover abbassare lo sguardo  per la vergogna  per  non aver fatto niente per  tentare di salvarli, negli occhi  i nostri figli  e nipoti.