Ben 8 Convegni fra Napoli,Giugliano e Caivano in Campania e Pomezia,Latina,Gaeta,Fondi e Frosinone nel Lazio,tutti su tematiche attinenti ai problemi dei territori o,comunque,di strettissima attualità che riguardino la lotta alle mafie ,mai temi generici ,e tutti con la partecipazione ,come relatori ,dei più qualificati ed attivi magistrati delle DDA di Roma e di Napoli ,di altre Procure ,a cominciare dal Procuratore Nazionale Antimafia Dr.Roberti, ed i capicentro delle DIA della Capitale e partenopea , di altri esponenti delle forze dell’ordine e del giornalismo d’inchiesta.
Tutti condotti dalla bravissima ed a noi molto cara Rita Pennarola,Capo Ufficio Stampa dell’Associazione Caponnetto.
Decine di delicate inchieste terminate e consegnate a chi di dovere ed altre in corso e prossime alla conclusione.
E poi decine di costituzioni di parti civili in processi molto importanti,come” Mafia Ostia””,Mafia Capitale,””Caro estinto” a Roma e “Rimborsopoli” a Napoli ,contro Cosentino a Santa Maria Capua Vetere ,a Messina ed in altre province in Sicilia ,processi che vedono l’Associazione Caponnetto sempre n prima fila contro le mafie.
E,ancora,tantissime interviste rilasciate e pubblicate dalle Televisioni e dai giornali nazionali e locali che hanno voluto conoscere e rendere noti le nostre attività ed il nostro pensiero su fatti importanti che riguardano sempre la lotta alle mafie,il funzionamento degli organismi investigativi e giudiziari ed altri ancora.del Ministero dell’Interno e delle Prefetture. Per questi ultimi due ,Ministero dell’Interno e Prefetture,abbiamo sempre esternato il nostro disappunto per il loro funzionamento ,stavano per scrivere malfunzionamento,a riguardo soprattutto della prevenzione antimafia ,del trattamento riservato ai Testimoni di Giustizia e a qualche Collaboratore.Su quest’ultima tematica abbiamo preparato ed illustrato già a qualche gruppo parlamentare che si é mostrato sensibile una nostra proposta ,elaborata dal nostro Ufficio Studi,di modifica della legge che attribuisce alle Prefetture la competenza in materia di prevenzione antimafia con la richiesta di sottrargliela,perché quasi del tutto inadempienti, e con la conseguente attribuzione alle DDA.
Il nostro Ufficio “Ricerche” guidato dal bravissimo Gennaro Varriale ha redatto vari dossier e “macinato” centinaia di visure camerali che ci hanno messo nelle condizioni di entrare nei meandri del malaffare e di metterlo a nudo.
Insomma,un’attività massiccia e di spessore tutta basata sull’INDAGINE e sulla DENUNCIA ,rifuggendo da quella retorica che appartiene ad altri soggetti completamente diversi da noi ed avulsi dall’antimafia dei FATTI e NON delle chiacchiere e degli slogan .O ,anche,degli affari.
Dobbiamo però,lamentare anche delle criticità che sono apparse evidenti in questo anno ,criticità che dobbiamo assolutamente eliminare nell’anno che si avvicina.
Non siamo stati in grado,ad esempio,di avviare alcuna attività significativa di indagine su territori delicati ed insidiati dalle mafie,quali sono l’area del Viterbese,quella del Frosinate e quella della Penisola Sorrentina .
Ciò ci ha impedito di aprire dei focus in maniera da attrarre su quelle aree l’attenzione degli organismi istituzionale preposti.Il nostro cruccio.
Il 2016 dovrà servirci per rafforzare e qualificare meglio le strutture locali di quelle aree in modo da poter essere più aggressivi nei confronti delle mafie che vi si sono insediate grazie anche ,a parte le probabili complicità di parti delle istituzioni e della politica, anche delle nostre carenze.Stentiamo a far capire a TUTTI che laddove non é attiva l’Associazione Caponnetto ,la quale ,con le sue denunce,obbliga le istituzioni a fare il loro dovere,queste sono spesso carenti e le mafie possono fare il bello e cattivo tempo.
Tempo al tempo e dovremo risolvere in un modo o nell’altro anche questo problema .L’Associazione Caponnetto non può permettersi di contribuire a mantenere in vita delle aree critiche.Ne andrebbe del suo prestigio e,soprattutto,tradirebbe le speranze e le attese di tantissima gente che,a tutti i livelli ,anche altissimi,confidano nel suo aiuto e nella sua collaborazione concreta .
Tanti anni fa un alto Ufficiale della DIA che venne a trovarci ci disse cosa illuminante ,una frase che é rimasta scolpita nella nostra mente e che é rimasta la nostra bandiera di combattimento:” I magistrati non hanno bisogno di trattati di storia ,di sociologia o di politica.Essi hanno bisogno ,invece,di FATTI e DI NOMI E COGNOMI”.Nessuno DEVE dimenticare che non a caso noi portiamo il nome di un grade Magistrato e che fino ad ieri abbiamo avuto come Presidente onorario un altro grande Magistrato mentre ora abbiamo al suo posto uno dei più rinomati avvocati italiani che era amico di Falcone e Borsellino e protagonista dei più grandi processi di mafia in Italia. Significativo,no?