Agorà attacca le associazioni e difende i potenti di Sorrento
SORRENTO – Sul caso delle associazioni (“Caponnetto”, “Conta anche tu” e “Cittadini contro le mafie”) che da mesi stanno tenendo alta l’attenzione sulla politica e l’Amministrazione sorrentina con segnalazioni e denunce alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata contro disservizi e omissioni, interviene anche la stampa locale, solitamente ben attenta a non disturbare il potente di turno. Il settimanale “Agorà” ha dedicato una intera pagina a stigmatizzare l’operato dei tre movimenti civici attraverso le parole del dirigente del IV Dipartimento municipale del Comune di Sorrento, Daniele De Stefano.
Una scelta legittima, ma assai inusuale quella di Agorà. Un giornale dovrebbe essere sempre dalla parte dei cittadini nella lotta al malfunzionamento della burocrazia e delle Istituzioni a meno che costoro non commettano dei reati. Cosa che, nel caso specifico, è assolutamente inconcepibile. Anzi, le associazioni hanno dimostrato di essere puntuali e chirurgiche nelle loro segnalazioni all’autorità giudiziaria proprio contro sprechi e comportamenti poco ortodossi.
La scelta di Agorà è comunque un buon segnale perché dimostra che il giornale, solitamente assai cauto nel prendere una qualsiasi posizione sui fatti di maggiore importanza che accadono in Costiera, ha deciso di uscire finalmente allo scoperto. Sarà però interessante vedere questo attivismo per quanto tempo sarà mantenuto e nei confronti di chi sarà rivolto. Sarà interessante pure vedere se il giornale sarà ugualmente salace anche nei confronti – ad esempio – del sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani. Di cui è portavoce, a 12mila euro all’anno, il marito del direttore responsabile di Agorà.
Un intreccio editorial-familiare che certamente non impedirà il corretto esercizio del diritto di critica. Perché la schiena diritta dei giornalisti viene prima di tutto.