ALTRI SPARI CONTRO AMBROSELLI A CASTELFORTE.
E’ LA TERZA VOLTA .
IN PROVINCIA DI LATINA C’E’ UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE .
SI SPARA E SI UCCIDE .
Sono offesi con noi perché stiamo gridando da anni che gli apparati istituzionali,non esclusi quelli investigativi e giudiziari locali ,in provincia di Latina non hanno funzionato come era necessario.
Sono offesi perché diciamo che i Prefetti – fatta qualche eccezione come quella del Dr.Frattasi il quale é stato subito rimosso e trasferito appena ha voluto vedere chiaro nel “caso Fondi” – non hanno assolto ed assolvono compiutamente ai loro compiti di prevenzione antimafia.
Nessuno parla,nessuno grida e questa é un’ulteriore prova che le responsabilità di tutto ciò sono di tutti,nessuno escluso.
Vergogna!
Si parla di “patti” che sarebbero stati stipulati in “una villa dei Servizi a Gaeta” fra uomini della camorra e delle istituzioni ai tempi della “munnezza” a Napoli.
Ne hanno scritto Il Mattino,CasertaCe ed altri ancora.
Si dice anche che i carabinieri di Gaeta avrebbero indagato sulla vicenda dei rifiuti e delle gare di appalto,vicenda che potrebbe avere qualche relazione con la notizia degli spari contro la ditta Ambroselli a Castelforte in quanto é là che una parte di tali rifiuti verrebbe trasportata.
Voci di popolo e non si sa a cosa avrebbero portato tali indagini,sempre che sia vero che esse siano state svolte.
Non sappiamo niente.
Niente di niente.
La questione “munnezza” torna sotto i riflettori,sperando che sia la volta buona per capirci qualcosa.
Sperando che non ci scappi prima il morto ,visto che ormai si sta ai fucili a canne mozze ed ai pallettoni.
Di morti in quella provincia ce ne sono stati fin troppi finora,dall’avvocato Maio ad Aprilia nel 1990,a Don Cesare Boschin a Borgo Montello di Latina nel 1995,all’avvocato Mosa a Sabaudia nel 1998.
Anche l’assassinio di Don Boschin potrebbe avere quale relazione con la “munnezza” visto che a Borgo Montello c’é la famosa megadiscarica della quale ha parlato anche Carmine Schiavone,il collaboratore di giustizia che ha detto anche di Gaeta e dei traffici che ci sarebbero stati nel suo Porto.
La “munnezza” ,ancora la “munnezza”,gioia e dolori ,insieme all’edilizia,al commercio ,al MOF e così via,per una provincia – quella di Latina – nei guai.
E di guai ce ne sono tanti perché ,a quanto pare,manca sempre il “quadro” ,il filo conduttore che porta da un fatto all’altro,quello che evita la “parcellizzazione” e la visione eventuale del vincolo associativo.
Suvvia,smuovetevi e datevi una mossa.
Prima che ci scappi un altro morto.
L’ennesimo!