Castello di Cisterna. Imprenditori taglieggiati con la tecnica della “stesa”, cioè sparando sulle loro abitazioni a scopo ovviamente intimidatorio. Imprenditori avvicinati nei centri scommesse e quindi minacciati dagli aguzzini del pizzo. C’è anche un video dei carabinieri che “immortala” i drammatici momenti in cui le vittime vengono minacciate dai camorristi del racket, due vittime avvicinate da quattro “sgherri” della camorra appunto all’interno di un centro scommesse. Camorristi che allontanano la gente dall’esercizio “invitando” tutti a tacere.
In un altro filmato si vedono altri emissari del pizzo sparare da una moto sull’abitazione di un esercente che ha subito vario tentativi di taglieggiamento. Il blitz è scattato nella notte scorsa. I militari della compagnia di Castello di Cisterna hanno eseguito venti ordinanze di custodia cautelare fatte spiccare dalla Dda di Napoli a carico di altrettanti affiliati ai clan D’Avino e Anastasio, operanti nella zona compresa tra Somma Vesuviana, Sant’Anastasia, Castello di Cisterna e Pomigliano.
Tra gli indagati, due donne: una accusata di essere fiancheggiatrice degli estorsori. In arresto Nadia Bova e Anna Giuliano. Quest’ultima è la compagna del boss Giovanni d’Avino, cugino del collaboratore di giustizia Fiore D’Avino.