comunicato stampa
Caso Caivano – Spunta l’ipotesi pedopornografia. Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, convinti di ulteriori orribili scenari ancora non emersi, nell’ambito delle indagini difensive chiederanno agli inquirenti l’acquisizione dei materiali video a sfondo pedopornografico sequestrati negli ultimi anni in zona Caivano e dintorni.
«Chiederemo all’autorità giudiziaria di verificare o metterci a disposizione per le indagini tutti i video a contenuto pedopornografico sequestrati nel corso di altre indagini per abuso di minori effettuate a Caivano e nella provincia di Napoli negli ultimi due anni almeno». L’annuncio arriva stamane dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, che assistono il papà e i nonni della piccola Fortuna Loffredo e il padre e nonni del piccolo Antonio Giglio.
«L’ipotesi – spiega Pisani – che si sta facendo strada è che intorno a questi abusi esistesse un contesto di pedopornografia. Questa nostra richiesta è solo l’inizio, perché intendiamo effettuare una scrematura dei materiali utili alle indagini e sono necessarie alcune, opportune comparazioni per verificare tramite video se compaiono gli stessi luoghi, soggetti e vittime innocenti oggetti dei procedimenti in corso e degli orrori del Parco Verde».
In particolare il riferimento è a precedenti inchieste per abuso di minori con l’uso di “attrezzi”, situazione tipica della pedopornografia e del vile commercio dei corpi di innocenti violati.
«Ora – dichiara Angelo Pisani – non dobbiamo dare tregua a tutti i pedofili e mercanti di bambini, andremo avanti con indagini e approfondimenti a 360 gradi, partendo da Caivano e chiedendo al legislatore di equiparare la pedofilia al reato di omicidio punibile con l’ergastolo, perché questi mostri e i loro complici uccidono l’anima dei più piccini».
Napoli, 28 maggio 2016
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