Torre Annunziata: scoperto il «Terzo sistema», il clan opposto ai Gallo Cavalieri e ai Gionta
di Giovanna Sorrentino
TORRE ANNUNZIATA. Porto e detenzione di armi, materiale esplosivo, ricettazione. Tutti reati aggravati dalle finalità mafiose, e sono contestati dalla Direzione Distrattuale Antimafia di Napoli a sei persone, che sono state fermate, sospettate di aver creato un nuovo clan a Torre Annunziata, avverso ai tradizionali Gionta e Gallo-Cavalieri. Si chiamano “Terzo Sistema”: un fatto storico nella città oplontina, dove per anni gli equilibri e i giochi criminali hanno avuto solo due bandiere.
Si è giunti così a dare un volto, almeno presunto, alle nuove personalità criminali che in questi mesi potrebbero essere stati i responsabili delle richieste estorsive alle attività commerciali, nonché delle bombe carta, degli incendi alle automobili, e degli spari con pistole caricate a salve in prima serata, ma anche nel corso della notte. Tutti episodi accaduti da dicembre a pochi mesi fa, che avevano nuovamente portato la paura in città.
Sei sono in totale i fermi di polizia giudiziaria eseguiti questa notte dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata (del maggiore Leonardo Acquaro). Tra i fermati, da quanto si apprende, ci sarebbe un ex esponente del clan Gionta: il cosiddetto, presunto, voltafaccia.
Il “Terzo Sistema” potrebbe essersi attestato sul territorio di conseguenza alla crisi economica che investe i tradizionali clan Gionta e Gallo (che negli ultimi anni avevano trovato un equilibrio tra loro). Questo gruppo di persone avrebbe deciso di prendere in mano le redini della situazione, per guadagnare soldi facili, che altrimenti sarebbero stati destinati ai Valentini e ai Cavalieri, ormai quasi tutti in carcere e senza disponibilità economica per poter pagare gli affiliati.