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Ci sarà anche il “Capaci ter”.L’Associazione Caponnetto fra le parti offese.

Caltanissetta, processo Capaci bis
Quattro ergastoli, un assolto

26/07/2016 – 21:53

Carcere a vita, per i mafiosi Salvo Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello, così come era stato chiesto dai pm della Procura nissena. Assolto invece Vittorio Tutino

Caltanissetta, processo Capaci bisQuattro ergastoli, un assolto

La Corte d’assise di Caltanissetta ha condannato all’ergastolo quattro dei cinque imputati nel nuovo processo per la strage di Capaci. Carcere a vita, per i mafiosi Salvo Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello, così come era stato chiesto dai pm della Procura nissena. Assolto invece Vittorio Tutino.

La Procura di Caltanissetta aveva chiesto cinque ergastoli per i cinque ritenuti colpevoli per la strage di Capaci. La requisitoria era stata pronunciata dal procuratore Lia Sava e dai sostituti della Dda nissena Stefano Luciani e Onelio Dodero. Gli imputati sono Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello ritenuti colpevoli nell’ambito del processo bis per la strage di Capaci del 23 maggio ’92 in cui morirono Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo le gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Madonia per la Procura fu tra coloro che decise di eliminare Giovanni Falcone e gli altri quattro perché parteciparono alle fasi di recupero e preparazione dell’esplosivo utilizzato per fare saltare un pezzo dell’autostrada Palermo-Mazara. Proprio il tratto che Giovanni Falcone doveva percorrere in quel giorno di maggio per tornare a Palermo. Il magistrato arrivava da Roma, all’epoca era il direttore della sezione Affari penali del Ministero della Giustizia e anche lì, nelle stanze del Governo, aveva lavorato contro la mafia.
Ma questo processo, ribattezzato Capaci-bis non sarà l’ultimo. No, perché sotto processo deve ancora andare Matteo Messina Denaro, raggiunto nei mesi scorsi a una nuova ordinanza di custodia sia per la strage di Capaci che per quella di via D’Amelio. E perché probabilmente a processo andranno altre tre persone, attualmente indagate per la strage di Capaci. Tre nomi su cui c’è ancora il massimo silenzio, ma che presto potrebbero essere raggiunte da provvedimenti cautelari. Lo aveva annunciato lo stesso procuratore Sava al termine dela sua requisitoria: «Ci sarà un Capaci-ter a carico di Messina Denaro e di altri tre indagati. Ci sono altri aspetti da chiarire».

La Sicilia