Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
“Antonino Caponnetto”
“Altro” ed “Alto”
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Roma,24.11.2016
Dr.Alessandro Pansa
Capo della Polizia
ROMA
Signor Prefetto,
é da anni che questa Associazione sta sottolineando a tutti i livelli l’esigenza di una riorganizzazione delle forze di polizia in provincia di Latina che tenga conto di una realtà che dagli anni 70-80 si é andata sempre più modificando.
I mutamenti sociali,culturali,etnici,economici che essa ha subito,non tutti positivi e ,purtroppo,senza una guida ed un coordinamento,di classi dirigenti adeguate e ,talvolta ,eticamente ispirate,hanno fatto sì che essa diventasse preda di appetiti di bande e sodalizi criminali di ogni specie che hanno avuto modo,così, di radicarsi profondamente nel suo tessuto fino ad inquinare ,come potrà rilevare dalle cronache giudiziarie,anche parte dell’impianto istituzionale.
A fronte di una situazione siffatta é sempre più evidente la necessità di approntare un impianto di alto livello e che sia in grado di contrastare efficacemente e debellare un fenomeno che sta trasformando un territorio alle porte della Capitale in un’enclave di illegalità.
Con insistenza ,dovuta all’aggravarsi continuo della situazione, la scrivente sta chiedendo, almeno da un decennio ,che venga ammodernato e riqualificato l’impianto investigativo nella provincia di Latina e ,più in generale,nel Basso Lazio,l’area a confine diretto con la Campania,al fine di renderlo al massimo possibile idoneo a contrastare con efficacia l’ondata di clan,ndrine,famiglie ,provenienti dalle regioni del sud.
In quest’ottica ritenemmo a suo tempo di batterci con eguale vigore per far sì che non fossero soppressi il Tribunale e la Procura di Cassino ,gli unici presidi giudiziari laziali immediatamente a ridosso del territorio campano.
Obiettivo,quest’ultimo,grazie a Dio ed all’aiuto di altri,raggiunto, tant’é che i risultati si cominciano ,a distanza di appena qualche anno,a vedere.
Ora il nostro sforzo tende a far disegnare dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza una più aggiornata mappa dei presidi che sia confacente con la realtà e le esigenze dei territori,risalendo, quella attuale, a molte decine di anni fa.
Ci sono intere aree,come quella dei Monti Lepini e di tutta la fascia costiera che si estende da Sabaudia fino a Nettuno,completamente scoperte ,come anche c’é quella di Aprilia sulla quale bisogna cominciare a riflettere per trovare una soluzione.
Noi abbiamo delle proposte ed alcune di queste,come quella del Supercommisariato a Formia,già le abbiamo già ,anni fa , esposte in una nota al Suo predecessore il quale ci rispose che le avrebbe girate agli organismi competenti.
Intanto riteniamo doveroso ringraziare Lei e tutti i responsabili del Dipartimento di Pubblica Sicurezza per aver disposto il ritorno alla base di dirigenti eccellenti come i Dott.ri Tatarelli a Latina e Tocco a Frosinone.
Un segnale,questo,altamente positivo e che interpretiamo come propedeutico ad una loro utilizzazione al meglio.
E’ necessario,però,che vengano affrontati e risolti alcuni casi urgenti come quello del potenziamento del Commissariato di Cassino e di quello di Fondi – che va allocato in ambienti più idonei e dotato di un maggior numero di bravi operatori esperti soprattutto in materia di reati associativi mafiosi,economica e finanziaria, tanto per essere espliciti.
Per quanto ,poi,riguarda il Supercommissariato a Formia -o a Gaeta- sembra che siamo sulla strada giusta,ma é necessario velocizzare la sua istituzione stante l’aggravarsi delle situazioni.
Il Supercommissariato,però,diretto da un 1° Dirigente, dovrà anche essere dotato di una Sezione della Squadra Mobile composta da una quindicina di operatori.
Resta,poi,il discorso dei Monti Lepini e quello dell’area a mare da Sabaudia-Pontinia fino ai confini con Nettuno.
Per i Monti Lepini si rende necessaria l’istituzione di un Commissariato ,a Sezze o a Priverno,mentre per i comuni della fascia costiera va bene un Commissariato nei Quartieri Q4 e Q5 di Latina,così come chiedono anche alcuni sindacati ed associazioni di poliziotti.
Questo ultimo Commissariato,in particolare, si rende assolutamente necessario ed urgente in quanto,oltre ad affrontare i delicati e seri problemi di sicurezza nei due popolosi quartieri latinensi,potrebbe estendere la sua competenza anche su tutta l’area a mare,quella,appunto ,da Sabaudia fino al confine con la provincia di Roma.
Una struttura complessiva così articolata assolverebbe a due compiti:
quello di assicurare una maggiore sicurezza ai cittadini pontini da una parte ed un secondo,non meno importante,dall’altra,quello di dare impulso e rafforzare l’azione delle Procure ordinarie del territorio,sgravando,o quanto meno alleggerendo ,peraltro,il lavoro oggi accollato per lo più sulle spalle degli altri corpi centrali e periferici,a cominciare dalla DIA.
Nella certezza di un esame positivo da parte Sua di tali proposte,La ringraziamo anticipatamente ed inviamo distinti saluti
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Dr.Elvio Di Cesare