GAETA COME TALUNE CITTA’ DELL’ESTREMO SUD?
Alcuni giornali campani e taluni collaboratori di giustizia come Schiavone ecc.l’hanno indicata come il luogo dove sarebbero stati stipulati “patti” fra uomini della camorra e dello stato,dove in passato é stato confiscato il numero più alto di beni nei comuni del sud pontino a persone in odor di camorra,dove ormai si sentono tutti i dialetti fuorché quello locale,dove c’é un porto dal quale sarebbe partito ,stando sempre alle dichiarazioni di taluni pentiti,di tutto,dove tonnellate di capitali provenienti dalle regioni del sud -e soprattutto dalla Campania che dista da essa pochi chilometri e sembra anche dalla Calabria -sono stati investiti per costruire e comprare di tutto.
E,malgrado ciò,non ci risulta che sia stata mai svolta un’indagine seria ed unitaria per accertare l'”origine”,la “provenienza” dei soldi investiti.
Ci sarebbe la necessità di fare uno screening di tutte le attività economiche , di tutte le proprietà ,delle residenze e delle presenze,ma é come parlare della luna.
Ma,a parte l’assenza dello stato,quello che preoccupa di più é il fatto che in quella città si parla di tutto,di storia e di storielle,di luminarie , rotonde e roccocò, ma mai si sente una sola parola su camorra,ndrangheta e sull’espulsione di un’imprenditoria locale soppiantata quasi per intero da un’altra che parla altri dialetti ed altre lingue.
Qualche sporadico blitz di qualcuno che annuncia – alle vigilie elettorali,come a dire “ci sono anche io” – “dossier” che,però,non si vedono mai.
Da anni.
Un clima omertoso tipico di certe aree del sud dove vige il silenzio,il “nun sacc niente”.
Gli amici della Caponnetto sono riusciti a disegnare ,grazie alla collaborazione di alcuni cittadini,il quadro di quasi tutto il sud pontino con attività,presenze,.collusioni e quant’altro,ma,giunti alle porte di Gaeta,essi si sono dovuti fermare in quanto mai nessuno si é dichiarato disposto a fornire un’informazione,una pista sulla quale poter lavorare.
“Nun sacc niente”!
Benvenuti a Gaeta,porto franco!
Ad ogni vigilia elettorale si sente parlare di un fiorire di liste e listarelle civiche,composte ,forse,anche da candidati che nessuno controlla, i cui autori trattano di tutto ma mai del fatto che la città ed il suo territorio non appartengono più ai loro abitanti storici.