Testimoni di giustizia: finalmente una buona legge dedicata ai “cittadini coraggiosi”
Quanto è cambiato il mondo in 25 anni? E quanto sono cambiati, in particolare, i metodi di lotta alla mafia e alla malavita organizzata? Immensamente.
Per questo, non era più possibile per il nostro Paese mantenere in vigore una legge sui testimoni di giustiziaormai risalente al lontano 1991, che nel campo della lotta alla mafia è praticamente medioevo. Oggi, finalmente, alla Camera è stata approvata la nuova legge per questi cittadini coraggiosi: una legge frutto del lavoro della Commissione Antimafia, con il contributo importante del M5S e del nostro portavoce in Commissione Francesco D’Uva.
Molte le novità introdotte nella riorganizzazione normativa. Le più importanti sono: la definizione del testimone di giustizia, che è ora ancorata a parametri più stringenti; una maggiore personalizzazione e gradualità delle misure di sicurezza; la possibilità per il testimone di godere di misure di sostegno economico anche nel luogo di residenza, in presenza di riduzione della capacità di reddito, senza bisogno di complicati trasferimenti; l’introduzione di misure a salvaguardia dell’impresa del testimone, che spesso veniva protetto ma non poteva seguire la propria azienda; l’istituzione di una figura molto importante, quella del referente del testimone di giustizia, che riuscirà a non farlo mai sentire “abbandonato” dallo Stato e gli garantisca un riferimento certo nei rapporti con le istituzioni, assicurandogli anche una piena assistenza per tutte le sue necessità; infine, l’introduzione di un termine di durata massima delle misure: quando non sussiste più alcun pericolo, il testimone potrà tornare a condurre una vita normale.
L’approvazione alla Camera in prima lettura di questa legge è un evento particolarmente importante anche perché, per la prima volta, i testimoni di giustizia ottengono normative “su misura” per loro, mentre finora erano equiparati ai collaboratori di giustizia (i cosiddetti “pentiti”). I testimoni invece non sono ex criminali, tutt’altro: spesso sono cittadini che, per amore della legalità e dello Stato, hanno coraggiosamente denunciato un crimine di cui sono a conoscenza, rischiando in prima persona.
Per questo il M5S si è impegnato attivamente nella stesura di un testo che tenesse conto delle reali esigenze dei testimoni di giustizia. Siamo riusciti, anche nei lavori in commissione, ad aver approvati quasi tutti i nostri emendamenti più importanti. E siamo orgogliosi di aver votato SI in Aula: per le buone proposte a vantaggio dei cittadini il nostro voto è sempre garantito.