Con l’esposto che abbiamo prodotto come Associazione ci prefiggiamo di raggiungere un duplice scopo:
- a) far riaprire l’inchiesta sulla vicenda dalle Procure di Roma e Campobasso, chiedendo nuovi approfondimenti investigativi su una serie di atti e/o decisioni adottate dagli organi che si sono interessati del caso L’inchiesta sarà seguita dal Legale dell’Associazione l’Avv. Prof. Alfredo Galasso
- b) portare la vicenda all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed del titolare del Ministero competente dott.Toninelli, al fine di renderli edotti sulla questione di fondo da noi posta a sotto il profilo della assoluta inesistenza della utilità pubblica di questa mega opera nonché della sua dannosità, sia sotto il profilo ambientale, paesaggistico, del consumo del suolo, del verde e degli alberi, della interferenza con le importanti “sorgenti di San Martino”, sia sotto il profilo erariale, atteso che il costo – ad oggi – già si attesta a circa 4 milioni di euro per la sola progettazione e circa 170 milioni di euro per l’opera, il tutto al
fine di collegare un tratto di soli 5 Km, peraltro già collegato, tra il bivio di Pesche e quello di Miranda, con ben sette-otto viadotti e due gallerie.
Un costo, spropositato dunque, di circa 34,8 milioni di euro a Km. per ora, oltrechè, della “giustificazione” formalmente addotta dall’ANAS che sarebbe quella di velocizzare il collegamento tra Isernia e Castel Di Sangro” nonché di decongestionare ” il traffico su Isernia Nord. Ovviamente non poniamo in dubbio la bontà e l’utilità pubblica di queste finalità: il punto è che esse non hanno nulla a che fare con il predetto “Lotto Zero” e vengono dunque utilizzate in modo fuorviante proprio per creare il fumus di un interesse pubblico di fatto inesistente.
La Segreteria Nazionale
Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto” “Altro” ed “Alto”
info@comitato-antimafia-lt.org ass.caponnetto@pec.it
Roma li 18.03.2019
Comunicato stampa