QUANDO DICIAMO CHE IL DISCORSO ” MAFIA ” E’ TUTTO E SOLO POLITICO PERCHE’ E’ LA POLITICA,GRAN PARTE DELLA POLITICA,CHE SOSTIENE E VUOLE LA MAFIA.
QUESTA E’ UN’INTERROGAZIONE CHE L’EX SENATORE FRANCESCO DE NOTARIS,ORA VICE SEGRETARIO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO,PRESENTO’ NEL 1996 RELATIVAMENTE A FATTI E SITUAZIONI A CASTELLAMMARE DI STABIA E NELL’AREA VESUVIANA.
RISULTATO ???
ZERO,ZERO ASSOLUTO!!!!!!
QUA SI PONE UN ALTRO DISCORSO :
QUELLO CHE RIGUARDA IL POPOLO CHE VOTA,SENZA RIFLETTERE,ANCHE DELINQUENTI E MAFIOSI,!!!! E CI FERMIAMO QUA
SENATO DELLA REPUBBLICA
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 310 del 02/05/1996
Firmatari
Primo firmatario: DE NOTARIS FRANCESCO
Gruppo: MISTO
Data firma: 02/05/1996
Destinatari
Ministero destinatario:
· PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
· MINISTERO DELL’INTERNO
· MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
PRESENTATO IL 02/05/1996
– Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri
dell’interno e del lavoro e della previdenza sociale. –
Premesso:
che il 30 aprile ultimo scorso in Castellammare di
Stabia, nel centro della città, in villa comunale, verso le
18,30, veniva ucciso Giuseppe Riccardi e ferito Erminio
Taddeo in un agguato che è stato definito “regolamento di
conti”;
che anche il giornalaio Stanislao Apicella, che ha la
rivendita in villa, è stato colpito da un proiettile e,
come lui, altri cittadini hanno rischiato di rimanere
vittime dell’episodio di vendetta comorristica;
considerato:
che anche in altri comuni vesuviani si nota, dopo un
periodo di relativa quiete, una ripresa dell’attività
assassina della criminalità che continua a svolgere i suoi
affari nell’usura, nel racket, nel traffico della droga,
nell’intimidazione verso i piccoli commercianti e così via;
che quell’area è considerata a rischio ed è oggetto
di futuri interventi del Governo tesi a ridare spinta alla
produzione ed alla occupazione e che, per motivi
comprensibili, per tutto ciò anche la camorra intravede
vantaggi;
che in tempi recenti alcune delle amministrazioni
comunali della zona sono state sciolte per infiltrazioni
camorristiche e malavitose ed in altre incombono elezioni
amministrative e già sono state sperimentate e sopravvivono
alleanze tra soggetti dediti agli affari sporchi, sia nelle
amministrazioni pubbliche che nella politica, con
inevitabili intrecci con il crimine organizzato;
visto:
che nonostante l’impegno delle forze dell’ordine,
della magistratura e dei settori più avvertiti della
società, non si riesce a porre termine ad un fenomeno che
frena lo sviluppo, l’impresa, l’occupazione, il turismo, la
crescita culturale;
che lo stato di crisi ed anche il basso tasso di
formazione scolastica e culturale permangono e le occasioni
di maturazione complessiva della coscienza civile, gli
spazi di elevazione spirituale attraverso l’arte, la
cultura diventano limitati e spingono gli anziani a
rifugiarsi nel privato, i giovani a perdere la speranza nel
futuro o a tentare di andar via dalla propria terra o ad
adeguarsi ai livelli minimi di vivibilità, se non
addirittura a lasciarsi tentare dalla illegalità,
si chiede di sapere:
se non si ritenga necessario programmare una politica
complessiva che non si fondi sui soliti “summit” delle
forze dell’ordine, che operano con mezzi e logiche che
vanno integrati e coordinati da altri strumenti che devono
essere offerti dalle forze sindacali ed imprenditoriali,
dalle categorie e dalle professioni, dai vertici delle
istituzioni formative e scolastiche, dagli amministratori
pubblici e dai rappresentanti dei cittadini in Parlamento,
da forze che in modo volontario e organizzato lavorano
seriamente per lo sviluppo;
se non si ritenga di dover rivedere, con i sindaci di
quei comuni, con i rappresentanti delle forze dell’ordine
insieme al prefetto, la dislocazione e le necessità degli
uomini e del territorio interessato in ordine alla attività
investigativa per prevenire il crimine e per evitare la
nascita delle organizzazioni criminali;
se non sia il caso di aggiornare nella composizione
il comitato per l’ordine pubblico prevedendo la presenza di
rappresentanti di categorie chiamate a ricomporre il
tessuto sociale attraverso un forte richiamo alla
responsabilità ed all’impegno della società;
se i Ministri in indirizzo non ritengano di dover
operare in unità di intenti, realizzando anche sul piano
istituzionale momenti di incontro e di decisione per
realizzare un programma nel quale la prevenzione del
crimine si attui insieme all’impegno concreto per
l’occupazione, alla vigilanza sulla frequenza scolastica,
all’attenzione all’industria culturale, alla conclusione di
opere che restituiscano ai cittadini le ricchezze
culturali, ambientali in vista del turismo e dello
sviluppo, per rendere operativo, attraverso il concorso di
tanti, il controllo vero ed il governo del territorio.
(4-08594)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, FORZE DI POLIZIA, MAFIA E CAMORRA, OMICIDIO, ORDINE PUBBLICO, PREVENZIONE DEL CRIMINE
SIGLA O DENOMINAZIONE:
GEO-POLITICO:
CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI+ CAMPANIA+)