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Mafia Capitale, cosa rischiano Buzzi e Carminati dopo la Cassazione?

Il Corriere della Sera, 23 ottobre 2019

Mafia Capitale, cosa rischiano Buzzi e Carminati dopo la Cassazione?

Di redazione

Dopo che i giudici hanno escluso l’aggravante mafiosa, i due potranno essere sottratti al 41bis. La moglie dell’ex Nar: «Me lo riporto a casa». Già in carcere, invece, grazie al decreto Spazzacorrotti. Coratti, Tredicine e Tassone e gli altri condannati in via definitiva

di Ilaria Sacchettoni e Redazione Roma

All’indomani della sentenza della Cassazione che ha escluso l’aggravante mafiosa, cosa cambia ora per Massimo Carminati e Salvatore Buzzi? L’uno e l’altro potranno essere sottratti al cosiddetto 41bis cioè al regime speciale di carcere duro che stanno scontando in carceri di massima sicurezza. I loro difensori già oggi faranno una richiesta in tal senso. Dopodiché spetterà alla corte d’appello ricalcolare le penali per tutti quegli imputati rinviati dalla Cassazione, dunque anche Carminati e Buzzi. Un’udienza dovrà essere fissata subito dopo il deposito delle motivazioni della sesta corte penale della Cassazione che ha emesso la sentenza della Cassazione

La moglie di Carminati: me lo riporto a casa

Appena ascoltata la sentenza della Cassazione , Alessia Marini, moglie di Massimo Carminati abbraccia l’avvocato Cesare Placanica, il difensore di suo marito. «Ho fatto la scelta giusta, mi riporto mio marito a casa», ripete. La scena, descritta dal Messaggero, si svolge fuori dalla Cassazione. Alessia Marini gli getta le braccia al collo, lo stringe e tra le lacrime ripete: «Le posso dare un bacio? Grazie, avvocato, grazie. L’avevamo capito dopo che aveva parlato, dopo la sua arringa. L’avevamo capito noi e non poteva non capirlo la Corte».

Decreto «Spazzacorrotti»

Sono già stati condotti in carcere, invece, i nove condannati in via definitiva dell’inchiesta Mondo di Mezzo. Tra questi anche ’ex presidente del consiglio comunale il dem Mirko Coratti (che deve scontare una pena di quattro anni e sei mesi), l’ex consigliere Pdl Giordano Tredicine (due anni e sei mesi) e l’ex presidente di Ostia, il dem Andrea Tassone (cinque anni).Per i condannati in via definitiva dalla Cassazione nel processo su Mafia Capitale è stata applicata la legge Spazzacorrotti. In particolare la norma che ha introdotto le nuove «misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici» permette di dare immediata esecuzione alla pena detentiva eliminando la possibilità ai condannati di richiedere l’applicazione di misure alternative al carcere, come domiciliari o affidamento in prova ai servizi sociali.