Pettinari: ”Nel processo ‘Ndrangheta stragista emerse prove sui rapporti tra mafia e vertici del potere”
Domani il via alla requisitoria del pm Giuseppe Lombardo
L’intervista del capo redattore di ANTIMAFIADuemila a Radio Voce della Speranza
29 GIUGNO 2020
di AMDuemila
“Nel corso di questo processo ci sono state numerose prove evidenti riguardanti gli alti rapporti che queste organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta, la più potente mafia al mondo in virtù degli 80 miliardi di euro l’anno per il traffico di droga, hanno avuto con rappresentanti della politica, delle istituzioni, dei servizi segreti e della massoneria. Il fatto che dopo quasi trent’anni non si parli di questi fatti è molto inquietante e drammatico”. A dirlo è Aaron Pettinari, capo redattore di ANTIMAFIADuemila, intervistato da Radio Voce della Speranza sul processo ‘Ndrangheta stragista, che il giornalista di cronaca giudiziaria ha seguito sin dal suo inizio nel 2017. Domani, ha ricordato Pettinari, il pubblico ministero Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, inizierà la sua requisitoria. Alla sbarra si trovano i capi mafia di ‘ndrangheta e Cosa Nostra Rocco Santo Filippone e Giuseppe Graviano, accusati di essere i mandanti dei delitti dei brigadieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo aderendo in tal modo, questo è il focus dell’impianto accusatorio, alla strategia stragista di Cosa nostra con la quale la ‘ndrangheta avrebbe avviato una collaborazione per piegare lo Stato nel biennio ’93-’94.
“Se crediamo alla favola che i boss sono tutti in carcere e basta non possiamo comprendere qual è la reale forza di questi personaggi che hanno condizionato il nostro Paese”, ha aggiunto Pettinari. “Si tratta di personaggi che hanno dato del “tu” al potere. Ciò significa che ci sono soggetti esterni alla mafia che hanno accettato questa circostanza, pertanto dobbiamo sapere il perché e soprattutto se tutto questo avviene ancora oggi”. Il capo redattore ha poi concluso il suo intervento richiamando l’attenzione della società civile e degli organi di stampa sul processo ‘ndrangheta stragista. “E’ un dovere civico, etico e morale di tutta la stampa nazionale, dare risalto al processo ‘Ndrangheta stragista e quindi – ha concluso – raccontare ciò che è emerso in questi oltre 3 anni di dibattimento”.