‘Ndrangheta, la denuncia del pentito Luigi Bonaventura: “Lo Stato ci ha tolto la protezione”
“Alla vigilia della mia testimonianza nel processo Malapianta e di altri, hanno tolto la protezione alla mia famiglia, nonostante appena un paio di mesi fa la Procura di Catanzaro con a capo Nicola Gratteri e la DNA abbiano chiesto di prorogare la protezione alla mia famiglia, sostenendo che essa è in grave pericolo proprio in virtù degli importanti processi dove devo testimoniare. Per tutta risposta la commissione centrale di protezione con a capo il deputato Nicola Molteni ha tolto la protezione alla mia famiglia lasciando un disabile, mia suocera ammalata, i miei figli e mia moglie imprenditrice denunciate in mezzo a una strada”. È quanto afferma Luigi Bonaventura, in passato elemento di spicco della famiglia Vrenna-Bonaventura di Crotone.
“Mia moglie – afferma il collaboratore di giustizia – Paola Emmolo, titolare dello Speciale Programma di protezione, chiede l’annullamento di questa delibera di revoca e di essere audita alla commissione unitamente a me o in subordine che venga sospesa questa revoca per qualche mese così da avere il tempo di trovare un alloggio idoneo a un disabile e di valutare un ricorso. In estate è impossibile trovare degli alloggi adatti ed è poco il tempo per preparare un ricorso al tar. Le agenzie immobiliari e gli avvocati stanno andando in vacanza. Non si può permettere che la ‘Ndrangheta ottenga questa soddisfazione. Chiedo al Procuratore Nicola Gratteri e alla politica di intervenire”, conclude Bonaventura.
Creato Giovedì, 08 Luglio 2021 16:55