Il boss Bardellino aveva anche un ospedale privato
9 Gennaio 2022
Di Redazione
LA STORIA DELLA CAMORRA – Già negli anni ’80 si registrarono infiltrazioni camorristiche nel sistema sanitario
Le indagini contro la camorra hanno dimostrato come i clan, negli anni, abbiano provato a mettere le mani sulla sanità campana. Per esempio una recente indagine sui clan del Vomero hanno svelato un ingente giro d’affari illegale attorno agli appalti indetti dai maggiori ospedali napoletani. Ma l’interesse per questo settore non è una cosa recente.
Già negli anni ‘80, quando in Campania imperversava la faida tra Nuova camorra organizzata e Nuova famiglia, si registrarono infiltrazioni camorristiche nel sistema sanitario. Addirittura il boss Antonio Bardellino riuscì a ottenere la gestione di un ospedale. A dicembre del 1985 i giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli emisero un’ordinanza di sequestro per un nosocomio nel Casertano.
Secondo le indagini svolte all’epoca dalla Criminalpol, alcuni dei soci della società che gestiva il presidio sarebbero stati affiliati del fondatore del clan dei Casalesi, all’epoca latitante perché colpito da mandato di cattura per associazione per delinquere di stampo camorristico e per numerosi altri reati.
Con la stessa ordinanza i giudici disposero il sequestro di alcuni beni di Bardellino intestati alla sua convivente e ad alcuni parenti: parte di due fabbricati e un appartamento di Gaeta, un altro a Pisa, due case, due terreni, un locale e una villa a Formia in base alla legge antimafia che prevede il sequestro e poi la confisca dei beni di pregiudicati sottoposti a indagini che non siano in grado di dimostrarne la legittima provenienza.
Fonte: https://www.stylo24.it/il-boss-bardellino-aveva-anche-un-ospedale-privato/