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Sequestro a Sabaudia

ABUSIVISMO EDILIZIO NEL CENTRO STORICO DI SABAUDIA: DUE
DENUNCIATI.

Due noti commercianti di Sabaudia: DMS e DMR (padre e figlia)
rispettivamente amministratore di fatto e di diritto di una società, sono stati
denunciati dalla Guardia di Finanza per usurpazione, mutazione dei luoghi ed
abusivismo edilizio ai sensi degli artt.. 110, 631, 632 e 639 bis del c.p. e
art. 44, lett. c) D.P.R. nr. 380/2001 e DLgs nr. 42/2004.

Le indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Latina, hanno consentito ai militari
di sottoporre a sequestro un’importante struttura immobiliare di proprietà
della Regione Lazio, concessa in locazione, che nel tempo ha subito notevoli
“mutazioni” causa la realizzazione di opere abusive.

I Finanzieri di Sabaudia, dopo circa un anno di attività d’indagine, hanno accertato che nel periodo di
locazione la struttura dell’immobile è stata resa completamente difforme dalla
sua originaria costruzione.

L’abbattimento di muri, tramezzi, scale interne, l’ampliamento e il cambio della  destinazione d’uso, la realizzazione di una nuova unità immobiliare sul lastrico solare e la costruzione di una scalinata
esterna completamente poggiata sul suolo di proprietà comunale, rappresentano
solo una sintesi di quanto sia  stato fatto in assenza di idonei titoli
abilitativi.

Il primo intervento rilevante è sicuramente rappresentato dal
frazionamento dell’originaria unità commerciale in altre due distinte.

Il piano terra, inoltre, è stato ulteriormente suddiviso in sei locali tutti sub-
locati ad altre attività commerciali; il tutto in contrapposizione al divieto
assoluto previsto dal contratto di locazione, divieto aggirato dagli indagati
attraverso la “locazione finanziaria di ramo d’azienda”.

I locali ricavati sono stati adibiti a bar, pasticceria, negozio di abbigliamento, ottica,
profumeria e ristorante.

Un’altra unità immobiliare residenziale, composta da
9 camere, di cui una con cucina è stata destinata ad uso “affittacamere”. La
medesima è stata ricavata dall’accorpamento di circa 110 mq di proprietà della
Regione ad un appartamento privato di proprietà di una delle società degli
indagati, con ampliamento esterno nell’area cortilizia interna al fabbricato,
di proprietà (privata) di un altro, inconsapevole, cittadino.

Sul piano di copertura (c.d. lastrico solare) è stata realizzata un’unità immobiliare
autonoma, ad uso residenziale, nella disponibilità degli indagati di circa 40
metri quadri.

Il decreto di sequestro è stato notificato agli indagati, agli
ignari affittuari delle unità commerciali ed è stato comunicato agli Enti
regionali e comunali, nonché alla Procura della Corte dei Conti.