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I Collaboratori di Giustizia, primo fronte nella lotta alla criminalità organizzata

Rosario Scognamiglio 29 Settembre 2023

La cronaca recente ha confermato che i Collaboratori di Giustizia continuano ad essere lo strumento, ovvero il mezzo, attraverso il quale la magistratura colpisce le organizzazioni criminali dall’Interno.
Spesso i Collaboratori di Giustizia subiscono interferenze irrituali. A volte ambiti ed a volte abbandonati ad un destino indefinibile.
I problemi sovente sorgono dopo la fuoriuscita dallo Speciale Programma di Protezione.
In questa fase finale il Collaboratore soggiace solo ad alcune Prescrizioni Prefettizie calibrate in base all’esposizione del protetto ad eventuali atti ritorsivi.
Durante la fase di giudizio ovvero durante la sottoposizione allo Speciale Programma di Protezione la vita del Collaboratore e quella dei propri affetti passa nelle mani del Ministro dell’Interno e della Magistratura inquirente. In questa fase il Collaboratore è praticamente isolato dal mondo esterno. La gestione della vita di determinati soggetti Collaboratori o Testimoni di Giustizia non può essere materia non oggetto di attenzione da parte del Parlamento. Il Parlamento attraverso le Commissioni Bicamerali dedicate deve fungere da Entità Parlamentare di Garanzia e di Inchiesta Parlamentare. La funzione di Garanzia Parlamentare non cristallizza alcuna interferenza funzionale tra altri Poteri dello Stato.
La Garanzia Parlamentare è fondamentale nell’ambito dei Collaboratori di Giustizia perché sono soggetti isolati dalla società. Un Collaboratore di Giustizia può subire anche irrituali interferenze interne nel corso del giudizio. La funzione di garanzia nell’ambito tutorio veniva svolta da un Comitato dedicato presso la Commissione Nazionale Bicamerale Antimafia.
Ho già interagito ritualmente con il Presidente della Commissione Nazionale Bicamerale Antimafia chiedendo un incontro urgente per poterle rappresentare le criticità che si vivono in tale ambito senza un’Entità di Garanzia presso il quale il Collaboratore può essere audito in modalità segretata ed esternare eventuali timori o interferenze irrituali. È opportuno che la Commissione Nazionale Bicamerale Antimafia possa essere messa a conoscenza di fatti che nel passato hanno consentito la riapertura di diverse indagini archiviate. È proprio attraverso le esposizioni dei Testimoni e dei Collaboratori di Giustizia che l’Entità Bicamerale Antimafia ha dato forti contributi all’attività Giudiziaria. Potrei elencare decine di casi riaperti su impulso della Commissione Antimafia. Certo è che la Commissione Antimafia non è un Tribunale ma un’Entità Bicamerale Parlamentare con i poteri dell’A.G. Tali Entità dedicate possono supportare l’Attività Giudiziaria perché la principale arma contro il crimine associato resta la connessione funzionale tra i Poteri dello Stato. Queste connessioni funzionali sono come dei binari che corrono paralleli senza incrociarsi. Sono certo che il Presidente della Commissione Nazionale Bicamerale Antimafia valuterà l’opportunità di mantenere questa Entità di Garanzia. Posso solo attestare che si è avvertita l’assenza della Commissione Nazionale Bicamerale Antimafia nell’Ambito Tutorio. Abbiamo narcotrafficanti detenuti all’estero che potrebbero rendere buoni contributi alla Giustizia italiana relativamente al narcotraffico ed al traffico internazionale di armi. Queste notizie se non vengono trattate da determinate Entità Istituzionali non assumono valore perché restano informazioni vaghe. Se invece si audisce un soggetto il quale dichiara determinati fatti quei fatti la magistratura li tratterà sicuramente. Purtroppo l’ambito tutorio è un mondo nel mondo.
Il Collaboratore ha solo l’Avvocato che lo lega al mondo esterno. L’Avvocato se non c’è un’Entità Parlamentare di Garanzia nulla potrebbe contro gli altri Poteri dello Stato che gestiscono la vita dei Collaboratori di Giustizia. Spero come dicevo che quanto prima il Presidente Colosimo mi riceva e valuti la possibilità di attivare un Comitato dedicato in Commissione Antimafia.

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fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/254-focus/97444-i-collaboratori-di-giustizia-primo-fronte-nella-lotta-alla-criminalita-organizzata.html