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Tropea “sciolta” per mafia. Le cene “Al Pinturicchio” e lo strapotere dei Trecate: basta la parola

Da Iacchite -19 Maggio 2024

Bernardino di Betto Betti, più noto come Pinturicchio è stato un importante pittore, tra i grandi maestri della scuola umbra del secondo Quattrocento, con Pietro Perugino e il giovane Raffaello Sanzio. Il soprannome di Pinturicchio (“piccolo pintor“, cioè “pittore”) derivava dalla sua corporatura minuta ed egli stesso lo fece proprio usandolo per firmare alcune opere. Fu un artista completo, capace di padroneggiare sia l’arte della pittura su tavola che l’affresco e la miniatura, lavorando per alcune delle più importanti personalità del suo tempo. 

Ma la notorietà più recente legata al celebre Pinturicchio deriva all’altrettanto celebre definizione data al fuoriclasse della Juventus e della Nazionale Alessandro Del Piero dall’avvocato Gianni Agnelli. Che aveva ribattezzato Del Piero proprio come “Pinturicchio” per la qualità delle sue giocate e per la corporatura minuta che aveva, specie all’inizio della sua carriera. E prosaicamente dev’essere stato per questo che a Tropea qualcuno aveva deciso di dare il nome di “Al Pinturicchio” al suo ristorante di tendenza.

Ebbene, questo locale è finito nella relazione del prefetto e della commissione d’accesso al Comune di Tropea, dalla quale è scaturito lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose.

Ulteriori affidamenti diretti – si legge nella relazione – sono stati disposti in favore di un “ristorante per lo svolgimento di cene istituzionali. La titolare dell’attività – ricorda la relazione del ministro – è coniugata con un pregiudicato, gestore di fatto del ristorante, tratto in arresto per associazione a delinquere di tipo mafioso. Tali affidamenti sono stati disposti sebbene fosse diffusamente noto che l’esercizio commerciale era luogo di abituale ritrovo di soggetti appartenenti alla locale cosca ed utilizzato come luogo di incontri per meeting criminali. Come rilevato dal prefetto, gli amministratori dell’ente, ed il sindaco in primis, non hanno posto in essere alcun intervento volto ad evitare che si procedesse sempre agli affidamenti diretti mediante contrattazione con un unico operatore economico ed a favorire, invece, le procedure di evidenza pubblica, soprattutto in un contesto ambientale assai delicato come quello di Tropea…”.

Le relazioni sono omissate ma a Tropea tutti sanno che il locale in questione è proprio “Al Pinturicchio” e tutti sanno che il gestore di fatto del locale è Salvatore Trecate, nome non certo nuovo per le forze dell’ordine e cugino dell’assessore Greta Trecate. Così come tutti sanno che un altro Trecate, Antonio, è il titolare di un altro locale – “That’s Amore” – già destinatario di interdittiva antimafia. Così come tutti sanno che ci sono anche altri locali che fanno parte della paranza.

Ma per il momento ci fermiamo “Al Pinturicchio”. Del resto, anche noi abbiamo avuto modo di scrivere di questo locale grazie a un nostro lettore che già dal settembre 2022 ci scriveva testualmente…

7 settembre 2022

Vorremmo portare a conoscenza vostra che in data 6 settembre 2022 il carissimo sindaco di Tropea Giovanni detto Nino Macrì portava a cena per l’ennesima volta con i soldi della comunità il parlamentare Giuseppe Mangialavori con il suo codazzo di 4 uomini più 2 assessori del comune di Tropea, facendo passare il tutto come spese di rappresentanza. Spese che mensilmente vengono affisse all’albo pretorio sicuramente gonfiate (ristorante Al Pinturicchio). Siamo davanti all’ennesima marachella del nostro bravo sindaco…

E per il momento ci fermiamo qui.

fonte:https://www.iacchite.blog/tropea-sciolta-per-mafia-le-cene-al-pinturicchio-e-lo-strapotere-dei-trecate-basta-la-parola/