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Le “pressioni” della comunità rom, 5mila euro per un appartamento: il mercato degli alloggi nella periferia di Catanzaro

La storia di una donna impegnata a cedere l’abitazione ad un tale “Cesarino”, nonostante le tante offerte ricevute e i controlli dei Carabinieri

Pubblicato il: 29/12/2024 – 18:35

di Giorgio Curcio

CATANZARO Cinque mila euro per “l’acquisto” di un’abitazione. A tanto ammontavano le offerte nei confronti di una occupante di un alloggio popolare. Siamo nella zona Sud di Catanzaro, periferia del capoluogo calabrese in cui si era sparsa la voce secondo cui l’occupante era intenzionata a lasciare la propria abitazione, alimentando così le speranze di chi, con poche migliaia di euro, avrebbe potuto accaparrarsi un alloggio Aterp, sfruttando qualche buono aggancio.

L’inchiesta della Procura

Sull’episodio – uno dei tanti – ha fatto luce l’inchiesta della Procura di Catanzaro che ha portato all’arresto di 8 soggetti (2 finiti in carcere, sei ai domiciliari) nel blitz condotto dai Carabinieri e dagli agenti della Digos della Questura. Nel corso delle tantissime conversazioni intercettate, sarebbe stata proprio l’occupante a raccontare la vicenda al marito, spiegando di aver rifiutato le offerte perché di fatto l’abitazione era già stata promessa a tale “Cesarino”. In prima fila tra gli interessati c’era Mimmo Bevilacqua, soggetto indagato e finito agli arresti domiciliari, mettendo peraltro in luce il sistema di assegnazione parallela delle case popolari con l’avallo dei funzionari Aterp corrotti. 

L’abitazione per “Cesarino”

Dalla conversazione intercettata e in cui la donna spiega a “Cesarino” dell’interesse del soggetto rom alla sua abitazione, sarebbe emerso anche il legame di quest’ultimo con Celi, considerato dall’accusa capo dell’associazione criminale dedita al rassegnazione parallela degli immobili Aterp. Domenico Bevilacqua, inoltre, era riuscito ad instillare nella donna l’idea che sarebbero potuti arrivare tributi condominiali a suo carico non pagati, con il rischio di revoca dell’assegnazione. Ma la preoccupazione più grande per l’occupante era legata alle pressioni esercitate della comunità rom evidentemente interessati al suo appartamento, ormai però ceduto a “Cesarino”.

I controlli dei Carabinieri

Una volta appreso l’esito positivo della cessione illecita dell’abitazione assegnata dall’Aterp, i Carabinieri di Catanzaro Santa Maria si recano sul posto per un controllo sul reale occupante dell’appartamento, ma lo trovano vuoto. Così i militari decidono di contattare la donna che riferisce, però, di averla ceduta al nipote di tale Cesare. Sarà quest’ultimo a riservarsi di produrre tutta la documentazione necessaria da presentare ai Carabinieri. I due, la donna e il nuovo occupante, al telefono mostrano da una parte un certo entusiasmo per aver “scampato” il pericolo, dall’altra, convinti che la segnalazione sulla presunta occupazione abusiva sia stata fatta da Domenico Bevilacqua, concordano per spingere Celi ad anticipare i tempi della voltura ed evitare, così, occupazioni ulteriori da parte di soggetti di etnia rom.
La pratica verrà così sistemata mentre i documenti sono stati poi presentati ai Carabinieri con buon esito. E così i due, una volta ottenuto il successo che speravano, si lasciano con un’ennesima raccomandazione: togliere i nomi dal campanello dell’abitazione così da evitare ulteriori problemi. (g.curcio@corrierecal.it)

fonte:https://www.corrieredellacalabria.it/2024/12/29/le-pressioni-della-comunita-rom-5mila-euro-per-un-appartamento-il-mercato-degli-alloggi-nella-periferia-di-catanzaro/