DIFFUSIONE DELLE DROGHE: IL SIGNOR MORTE CAMBIA STRATEGIA
Il fenomeno della diffusione delle droghe tra i giovani, e non solo, resta uno degli allarmi sociali che un’Amministrazione comunale dovrebbe porsi come prioritario.
Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una modifica sostanziale del “controllo” della rete distributiva delle droghe, da quelle “leggere” a quelle “pesanti”, che riguarda il territorio della nostra Città. Si è giunti, nel giro di poco tempo, ad un vero e proprio monopolio nella distribuzione delle sostanze stupefacenti. Chiunque non rispetti certe regole dettate dal nuovo gruppo monopolistico, viene punito con aggressioni e minacce. Non un “grammo di roba” deve entrare nel territorio che sfugga al controllo diretto dei gestori del monopolio. Non potrebbero, forse, essere letti in questo modo anche i diversi attentati incendiari avvenuti negli ultimissimi tempi nel nostro Comune?
Lo spaccio delle droghe, è cosa nota, avviene anche attraverso una fitta rete di tanti utilizzatori-spacciatori, che trova nel contatto diretto la sua modalità. Tutta questa rete, ormai, lo ripetiamo, è sotto controllo monopolistico.
Questo monopolio è guidato da famiglie delle malavita organizzata oramai radicate sul nostro territorio.
Oltre alle piazze vi sono alcuni locali pubblici in città che possiamo presumere siano il centro dello spaccio: discoteche, sale giochi, bar, attività di scommesse on line.
Gli uomini delle forze dell’ordine comandati al contrasto di questo fenomeno sono pochissimi e, molte volte, non supportati adeguatamente nel loro difficile compito.
Se, come supponiamo, esiste un “controllo monopolistico” del mercato delle droghe, questo potrebbe rappresentare quasi un punto debole dell’organizzazione criminale. Perché, una volta individuati i maggiori gestori di questa rete, si potrebbero colpire con più efficacia.
Tornando all’inizio del nostro documento, ci siamo chiesti cosa può essere fatto dall’Amministrazione comunale per contrastare questo gravissimo fenomeno che coinvolge tantissimi cittadini, soprattutto giovani.
Noi pensiamo che, individuati i punti di smercio delle droghe, in collaborazione con le forze dell’ordine, il Sindaco dovrebbe provvedere all’immediata revoca di certe autorizzazioni.
Il traffico di stupefacenti è uno dei settori più redditizi da cui la malavita organizzata presente sul territorio trae guadagni impensabili.
Altro campo riguarda quello del funzionamento dei servizi sociali comunali su questo fronte. Considerate, anche in questo caso, le scarsissime risorse economiche ed umane disponibili, bisognerebbe fare uno sforzo maggiore per reperire risorse ed impiegare altre figure professionali a tale compito.
Noi siamo riconoscenti a chi, all’interno dell’amministrazione comunale, svolge un ruolo non facile, condizionato da quel poco che sia ha a disposizione. Ed è proprio per questo che chiediamo uno sforzo maggiore nel contrasto alla diffusione delle droghe.
Fondi, lì 23 marzo 2011
Bruno Fiore, Consigliere comunale del Partito Democratico di Fondi