A margine del Convegno di ieri,mercoledì 7 marzo 2018, a Napoli sulla condizione giovanile e sulle violenze delle baby gang,un convegno di un’importanza storica ,ma,purtroppo, disertato immotivatamente dal Prefetto e,a trascinamento,dalle autorità provinciali di pubblica sicurezza che pur ci avevano comunicato la loro partecipazione.Cosa é successo per provocare la loro inaspettata ed immotivata latitanza ?????? Cosa ? Come dobbiamo interpretarla ??????
Franca Decandia Sono felice che tutto sia andato bene, la latitanza del Prefetto? Forse si sente un po’ responsabile? Mi auguro solo che ai bei discorsi e alle buone intenzioni dell’ associazione seguano i fatti da parte di coloro che possono far cambiare la situazione attuale, in primis Assistenti sociali e scuole, dopo le famiglie chiaramente. Felice per voi Elvio.
Elvio Di Cesare. Franca,un Convegno per me di un’importanza storica ma drammatica ,che mi ha lasciato,in quindici anni di impegno antimafia,confuso ed anche spaventato. Uno spaccato di un’Italia frantumata e – mi auguro di no –prossima all’implosione e vicina al rischio di una rivolta, finora solo politica e non anche di natura violenta. Con la magistratura,con tutti i suoi limiti,responsabile,sensibile e costretta a farsi carico di tutte le deficienze di altri apparati di uno Stato latitante ed indifferente rispetto ai problemi veri del Paese e di una politica scandalosa,schierata con il popolo e sul fronte della Giustizia fa ima parte e con tutto il resto,compresi i tanti finti alfieri di una riscossa sociale i cui nomi leggiamo su queste pagine fb tutti i giorni,che latita e si nasconde,dall’altra . I magistrati sono stati tutti presenti,dal Procuratore Generale,a quelli delle Procure di Santa Maria Capua Vetere e del Tribunale dei Minorenni. C’era anche l’ex Procuratore Lepore e sono stati attenti e partecipi fino all’ultimo istante. Presente anche l’Assessora agli affari sociali ed alle politiche giovanili del Comune di Napoli,alla quale voglio concedere,per la sua onestà intellettuale e la chiarezza delle idee che ha espresso,un minimo di credito per non apparire un catastrofista ma solo un minimo perché , parlando prima del convegno con qualche cittadino della “ Sanità”,il quartiere napoletano dove abbiamo svolto il Convegno ,ci siamo sentiti dire:”Che è successo ? Dovreste fare qua un convegno al giorno perché solo oggi sono venuti a fare le pulizie delle strade ed abbiamo visto per la prima volta un vigile urbano”.Un pugno al cuore. Il volto di uno Stato ipocrita e bifronte,padre della parte abbiente del popolo e patrigno,al contempo, di quella povera e depressa. Ci é apparso in tutta la sua doppiezza drammatica il volto di una nobile e grande città che ha fatto la storia dell’Italia bella ed ordinata al centro ricco ed opulento e sporca ed abbandonata nei quartieri poveri e proletari appena a ridosso di quello. Quartieri e periferie senza un minimo di servizi,un ambulatorio,una scuola,un campo sportivo,uno spazio per socializzare. Niente di niente. Una parcellizzazione ed una frammentazione da brivido ,quelle di cui parliamo sempre ,in ogni settore ed in ogni realtà. Anche urbanistica. I poveri ed i meno abbienti di qua ed abbandonati e maltrattati da tutti, compresi quelli di una sinistra parolaia ed ipocrita ed ricchi di là.
Toccanti sono stati gli interventi di Padre Zanotelli,il missionario delle periferie del mondo, di Don Patriciello,della cantante -e brava cantante,donna e madre – Monica Sarnelli e della mamma di Arturo,il ragazzo accoltellato dalle baby gang.Mi hanno commosso in particolare le parole di Monica Sarnelli, espressive di tutto il dramma ed il dolore delle mamme di Napoli pronunciate a poche ore prima dell’inizio della Festa internazionale delle Donne e,quindi,ancor più commoventi e significative: “ Mi sono vista costretta ad allontanare mia figlia da Napoli per sottrarla ai pericoli che tutti conosciamo”..Ho trattenuto a stento le lacrime e mi é montata dentro una rabbia che ancora mi sconvolge,a distanza di ore,la mente ed il cuore. Mamme costrette a separarsi dai propri figli per il loro bene. Un crimine dell’umanità.
Voglio,fermamente voglio,sperare che la latitanza inattesa ed immotivata,del Prefetto e,a caduta,del Questore e del Comandante Provinciale dei Carabinieri non siano interpretabili come una loro scelta di campo.Li abbiamo stimati ed apprezzati fino al punto da non consentirci una tale lettura,ma consentimi di esprimere tutto il mio smarrimento e la mia delusione per il loro comportamento di ieri sera.
Sono ritornato a casa a tarda ora ed ho girovagato,frastornato ed amareggiato,a lungo per le strade buie della mia città. Solo con il mio dolore ,il mio sconcerto e la mia amarezza che,attenuati un po’, continuano oggi e continueranno a lungo.
Aumenterà il nostro impegno sul versante della denuncia e delle proposte,con una maggiore consapevolezza,acquisita dopo questo fatto doloroso,che dovrò e dovremo combattere non solo contro la camorra e le mafie in genere,ma anche contro uno Stato che non è lo Stato nel quale abbiamo creduto e crediamo.
Approfitto per augurare a Te,grande donna, ed a tutte le donne e mamme del mondo,compresa la mia che mi guarda e mi assiste dal Cielo,tutto il bene e la felicità possibili.
Vi voglio bene ! Ciao,Franca e grazie per tutto quello che ci date e fate.