IN PROVINCIA DI LATINA E’ DI MODA LA ………….”PARCELLIZZAZIONE “…………….
…..lo “spezzettamento ” dei focus sulla presenza e le attività delle mafie.
Tanti anni fa,per cercare la camorra, seguimmo una pista che ci condusse al territorio dell’estremo sud pontino, al confine con la Campania.
Ci dissero che su quell’area c’era stato un diffuso fenomeno di abusivismo edilizio e ci dissero anche che a realizzare tutte le decine di costruzioni abusive erano state le stesse 2-3 ditte,con gli stessi operai,tutti provenienti dalla Campania e dalla zona dell’aversano, l’area dei casalesi..
Anche il materiale di costruzione proveniva da quella parte della Campania.
Ditte,operai e materiali,tutti campani.
Per la prima volta scoprimmo la “parcellizzazione” delle inchieste affidate non ad una sola persona ma a quattro o cinque ,”parcellizzazione “che non consentì una visione d’insieme e portò ,quindi,a non rilevare il vincolo associativo.
Si procedette,di conseguenza,per abusivismo edilizio e non per i reati associativi.
Lo stesso,a distanza di tanti anni,sembra essere successo a Sperlonga ,dove,pur trattandosi, più o meno,dello stesso gruppo di persone,si procede con la stessa logica.
Per cui ogni inchiesta va per conto suo,senza alcuna correlazione con altre,e senza,quindi,una visione d’insieme.
Ora sembra che ci si sia messa anche la CGIL,la quale ha organizzato un Convegno presso la facoltà di Economia dell’Università al quale ha invitato ,oltre al Sindaco,al Questore,al Procuratore di Latina,un sociologo del posto,un parlamentare del PD membro della Commissione antimafia e il Procuratore Nazionale Antimafia.
Il tema :”Legalità,tutta un’altra Italia”.
Fin qua tutto bene perché si tratta di un’ iniziativa lodevolissima.
Ma di cosa si parla ?
A questo punto,per non sbagliare,copiamo integralmente la parte finale di quello che é scritto,a proposito di tale Convegno,su “Latina Editoriale Oggi” del 13 maggio scorso:
“……….Ad introdurre i lavori il segretario della CGIL di Latina e Frosinone che ha ideato ed organizzato l’incontro incentrato sulla necessità di implementare regola e legalità,ma anche controlli in diversi settori dell’economia e del lavoro in provincia di Latina,con un focus sulla situazione nel mondo agricolo e dei braccianti che in tutta la provincia sono quasi ventimila e si trovano alle prese con una serie di questioni delicate non solo per la parte contrattuale ,ma sempre più spesso per ciò che concerne il rispetto dei diritti fondamentali di libertà e dignità nell’ambito di un fenomeno che da tre anni tiene banco nelle denunce sindacali”.
Come può rilevarsi non si parla mai ,almeno da quanto riporta la stampa, di ciò che potrebbe esserci a monte di tutto ciò e delle correlazioni fra un settore dell’economia,quello agricolo,con tutti gli altri,dove ci sono condizioni ancora peggiori di quelle che si lamentano in agricoltura.
Condizioni di lavoro nero e di sfruttamento ad opera di soggetti stanziali e non, dietro i quali potrebbero esserci gruppi che potrebbero anche far capo alla criminalità organizzata.
D’altronde siamo in provincia di Latina e nel Basso Lazio dove la puzza della mafia si sente a mille miglia di distanza.
Quello che stupisce é il fatto che siano stati invitati al Convegno il Procuratore Nazionale Antimafia ed un parlamentare del PD che fa parte della Commissione Parlamentare antimafia – il quale ,peraltro,viene da lontano mentre in provincia di Latina ce ne sono altri due che,come lui ,fanno parte della stessa Commissione e non sono stati indicati fra i relatori se non per altro almeno per rendere conto di quello che hanno fatto o non hanno fatto al riguardo-quando alla mafia non si fa nemmeno cenno.
Si parla di “diritti fondamentali di dignità e di libertà”,di “denunce sindacali”,di “controlli”,con un’ottica ed un linguaggio tutti sindacali e riguardanti non l’intera economia pontina,ma un suo solo settore .
Non riusciamo francamente a capire ,a questo punto ,le ragioni che hanno portato gli organizzatori a scomodare addirittura il Procuratore Nazionale antimafia ed un membro della Commissione parlamentare antimafia quando alla mafia non verrebbe nemmeno fatto un cenno, e,ove non fosse così,il focus riguarderebbe solo il settore dell’economia agricola e non tutti gli altri.
Ancora la……..”parcellizzazione” tanto in voga in provincia di Latina ?