Lettera aperta
Spettabile prof Galasso, caro Elvio e associati tutti.
Essere nell’aula magna della corte di cassazione, vicino, anzi nel cuore della legge in assoluto, è stato a dir poco emozionante.
Mai e poi mai, avrei immaginato che come associazione , saremmo riusciti ad arrivare a tanto, e questo è solo merito di chi in questa associazione, da anni, ha dato l’ anima e chi, con la sua enorme professionalità ha permesso oggi tutto ciò.
Per onor del vero, non posso non far presente che tra gli interventi, c’è ne è stato uno in particolare che mi ha davvero rattristato tanto.
Intervento per il quale, ho bisogno di comprendere le idee di questa nuova pelle che l’associazione ha.
L intervento in questione, è stato quello del dott. Sergio Beltrani, il quale ha in buona sostanza definito i testimoni di giustizia “non utili in quanto depongono su di un unico fatto, e basta, e su questo unico intervento, non è possibile concepire di doverli supportare a vita”.
Il suo intervento inolltre, ha incluso anche una considerazione, triste anch essa a mio avviso, sulla nuova proposta di legge 3500 l sui tdg.
Proposta che tra l’altro stiamo sposando come associazione, trovandola “inutile anche essa, e trovando inutili gli inserimenti di figure come quella del tutor” che a mio avviso, servono a colmare le gravissime mancanze di comunicazione tra Tdg e ministero, che invece per il dott beltrani, erano “nuove figure professionali di indubbia efficacia”.
Mi sento offeso come uomo come imprenditore che ha denunciato, come vittima del
Sistema stato, ma ancor di più mi sento ferito come appartenente a questa associazione.
Purtroppo non ho avuto la fortuna di riuscire ad avere un percorso professionale come il dott beltrani, il mio percorso imprenditoriale ha avuto un bella battuta d’ arresto.
Ma a prescindere dai toni polemici, rispetto il loro lavoro e le loro professioni, ma come associato, vorrei che si sposasse a 360 gradi, la causa di chi come me ha deciso di intraprendere un percorso drammatico in tal senso.
E vorrei che L associazione, fosse davvero vicina ai testimoni di giustizia anche in merito a queste dichiarazioni.
Abbiamo fatto del “fare”, il nostro mantra, e in virtù di questa propensione vi chiedo di attuare e difendere e portare avanti, un serio e diverso progetto per la tutela dei tdg.
Ad oggi abbiamo nell associazione, professionisti del calibro di Galasso, D’ Amico, e trovo inconcepibile che ognuno di noi tdg, debba affidarsi ad altri avvocati per vedere tutelati i propri diritti.
C’è bisogno ora più che mai, di una presa di posizione che sposi formale e sostanziale, e che coincida con la paternità della calendarizzazione della proposta 3500 che ci siamo dati.
Sicuro di un vostro riscontro, vi porgo i miei più cari ed affettuosi auguri, e rinnovo i miei più sinceri complimenti per L incalcolabile salto di qualità, che questa associazione, la mia associazione, ha compiuto, motivo di grandissimo orgoglio per me.
Luigi leonardi