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APPALTI ALLA PROVINCIA. Interdittiva antimafia ai Petrillo “Pacchielli”, imputati come riciclatori della camorra. Sotto la gestione Magliocca beccarono 400 mila euro di appalto

10 Dicembre 2024 – 10:49

Per i magistrati dell’antimafia appare chiaro che i Petrillo non erano vittime, ma il denaro da loro dato al clan era il prezzo dell’accordo economico

CASAL DI PRINCIPE – Il Consiglio di Stato ha confermato il provvedimento emesso dalla Prefettura di Caserta, respingendo l’appello presentato dai fratelli Luigi e Antonio Petrillo, conosciuti anche come “Pacchiello”, relativamente all’interdittiva antimafia nei confronti della loro Gruppo Petrillo sas.

Secondo la ricostruzione della Direzione distrettuale di Napoli, i due Petrillo hanno avuto una rilevante importanza nelle operazioni gestite da Dante Apicellacapo dell’area appalti pubblici del clan dei Casalesi, e per questo sono accusati di riciclaggio per aver ripulito col sistema del cambio assegni proventi dell’attività criminale del clan, con conseguente contestazione anche dell’aggravante contenuta nell’articolo 416 bis comma 1, già articolo 7 della legge 203 del 91 (QUI

UN APPROFONDIMENTO). 

Secondo gli inquirenti, infatti, i Petrillo, in accordo economico con il figlio di Francesco Schiavone Sandokan, Nicola Schiavone, e il citato Apicella, avrebbero ricevuto numerosi lavori pubblici grazie all’intercessione del clan, secondo le dichiarazioni di tre importanti collaboratori di giustizia, ovvero Luigi D’Ambrosio, Mario iavazzo e soprattutto lo stesso Nicola Schiavone.

Pesante, ad esempio, la dichiarazione di D’Ambrosio: “Sono a conoscenza che Nicola Schiavone favoriva negli appalti Luigi e Antonio, detti ‘Pacchiello.

Chiaramente, si tratta di un provvedimento amministrativo che vieta ai Pacchiello di stipulare contratti con enti pubblici. La vicenda giudiziaria, invece, è ancora in corso con il processo in rito ordinario di primo grado.

Alla provincia di Caserta guidata dall’amministrazione del dimissionario Giorgio Magliocca, recentemente indagato per corruzione, nel settembre 2020 la Gruppo Petrillo sas si vide aggiudicare una gara da 397 mila euro, comprensivi di ribasso, per la messa in sicurezza della strada provinciale 96, specificatamente il tratto relativo al ponte sul Volturno.

Inizialmente, il cantiere sarebbe dovuto costare all’amministrazione all’incirca 292 mila euro, ma nel corso dei lavori si è evidenziata la necessità di eseguire ulteriori interventi di miglioramento dell’opera, secondo quanto attestato dall’Ufficio Tecnico della provincia di Caserta.

Una variante sulla spesa che ha portato l’importo definitivo a 403 mila euro.

Fonte:https://casertace.net/appalti-alla-provincia-interdittiva-antimafia-ai-petrillo-pacchielli-imputati-come-riciclatori-della-camorra-sotto-la-gestione-magliocca-beccarono-400-mila-euro-di-appalto/