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Appalti truccati a Roma: procura scopre sistema corruttivo da 100 mln di euro per il Giubileo

AMDuemila 14 Novembre 2024

Nell’inchiesta della Procura di Roma sono finiti complessivamente diciotto persone tra cui cinque pubblici ufficiali, quattro funzionari del Comune e due agenti della Polizia Stradale.
I reati contestati sono associazione a delinquere, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, riciclaggio e autoriciclaggio.
Di cosa si parla?
Secondo il pm 
Lorenzo Del Giudice, coordinato dagli aggiunti Giuseppe Cascini Paolo Ielo, piccoli funzionari e imprenditori avevano messo a sistema un articolato metodo corruttivo riguardante presunte irregolarità in alcune gare di appalto e sui fondi per il Giubileo.
Per la Guardia di Finanza la gran massa di documenti sequestrati negli uffici del Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune di Roma e della Astral, Azienda strade Lazio Spa svelerebbe l’esistenza di un sistema corruttivo con schema “classico”: un imprenditore che per ottenere i ricchissimi appalti sulla manutenzione delle strade di Roma, gare da 100 milioni di euro complessivi, avrebbe dispensato mazzette e utilità, come orologi e ristoranti, a pubblici ufficiali compiacenti.
A confermalo è anche il Campidoglio annunciando che dalle prime risultanze di una indagine interna, immediatamente disposta, “sono emersi affidamenti, tutti effettuati attraverso le procedure di legge, compresi alcuni interventi giubilari”.
Su disposizione del sindaco 
Roberto Gualtieri sono stati avviati i controlli sugli interventi realizzati dalle ditte oggetto dell’indagine ed è stata disposta la costituzione di una commissione ispettiva tecnica composta da esperti di lavori pubblici per verificare la corretta esecuzione delle opere.
A dare il via alle indagini, sono state alcune vicissitudini della Fenice srl. Da lì, gli inquirenti hanno ricostruito “la rete di persone e società” che pare facessero capo all’imprenditore 
Mirko Pellegrini, 46 anni, ‘dominus’ (come lo definiscono gli inquirenti) di una piccola galassia di aziende con cui puntava ad ottenere, in modo illecito, l’aggiudicazione degli appalti per il rifacimento del manto stradale “che nella maggior parte dei casi – si legge nel decreto di perquisizione – hanno avuto quale controparte ‘Roma Capitale’ per importi di circa 100 milioni di euro”.
Stando agli accertamenti in corso, “La Fenice srl” è mandante di una serie di lavori su alcuni dei principali ponti della Capitale, da ponte Milvio a Testaccio. Perlopiù opere di manutenzione e abbellimento i cui interventi sono in parte finanziati con i soldi del Giubileo. E altre società si sarebbero occupate di marciapiedi.
Le “attività di intercettazione ed i successivi accertamenti” – sostengono gli inquirenti – “hanno consentito di far emergere l’esistenza di un unico disegno criminoso e di un’associazione per delinquere”. L’imprenditore, in particolare, avrebbe commesso frode nella pubblica fornitura di appalti tra i quali quelli in via della Serenissima, via della Magliana e piazzale De Bosis.
A Pellegrini è contestato di non avere adempito “dolosamente agli obblighi contrattuali previsti e ponendo in essere espedienti maliziosi e ingannevoli idonei a fare apparire l’esecuzione del contratto conforme agli obblighi assunti, in particolare in relazione allo spessore del manto di asfalto e alle quantità del materiale impiegato”. In sostanza con il pubblico ufficiale compiacente si utilizzava meno materiale di quanto previsto. Le verifiche sono ancora in una fase embrionale e riguardano una quarantina di appalti affidati negli ultimi due anni. Sotto la lente degli inquirenti sarebbe finita anche una gara per i lavori relativi alla ‘Ryder Cup’ di golf. In particolare quella ad oggetto “interventi sul Sistema Viario Regionale per la sostenibilità della manifestazione sportiva Ryder Cup in un’ottica di miglioramento della capacità e della fruibilità delle dotazioni infrastrutturali. Intervento di adeguamento mediante raddoppio di Via Marco Simone” con “importo complessivo a base d’asta di quasi 5 milioni di euro (4.992.216)”, come emerge dalla Gazzetta Ufficiale. La Procura in almeno due capi di imputazione scrive di “fatti tuttora in corso”, segno che le presunte attività illecite sarebbero quanto mai attuali. Tra le società riconducibili a Pellegrini, definito negli atti “promotore, organizzatore e capo dell’associazione a delinquere” compare anche una società che nella primavera scorsa si sarebbe aggiudicata diverse gare – almeno quattro sarebbero quelle su cui si concentra l’attenzione degli inquirenti – nell’ambito “degli interventi essenziali e indifferibili connessi alle celebrazioni del Giubileo”.
Coinvolto pure un direttore della “Blu Banca spa” di Frascati: secondo la procura, sapeva che dietro 170 conti correnti c’erano dei prestanome eppure non avrebbe mai segnalato alcunché.

Fonte:https://www.antimafiaduemila.com/home/mafie-news/261-cronaca/102709-appalti-truccati-a-roma-procura-scopre-sistema-corruttivo-da-100-mln-di-euro-per-il-giubileo.html