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Categoria: Documenti

L’Associazione Caponnetto ha trasmesso in data odierna alla Presidente della Camera dei Deputati On ,Laura Boldrini,,con una lettera ufficiale a firma congiunta del suo Segretario Nazionale Dr.Elvio Di Cesare e del suo Presidente Onorario Prof.Avv.Alfredo Galasso, ,,una nota contenente dettagliate osservazioni sulla proposta di legge firmata da tutti i gruppi e riguardante la nuova e più appropriata disciplina per i Testimoni di Giustizia redatta da Luigi Leonardi.Questo giovane e coraggioso imprenditore – del cui caso si sono interessate di recente le cronache nazionali per aver denunciato e fatto condannare gli esponenti di più clan della camorra che gli hanno distrutto varie sue aziende in Campania- ha formulato una serie di osservazioni in relazione alla proposta di legge di cui sopra chiedendo alfine di calendarizzare con tutta sollecitudine la sua discussione e approvazione .L’Associazione Caponnetto ,constatata la validità della richiesta,ha ritenuto di sostenerla con tutto il suo peso caldeggiandone l’approvazione in tempi rapidi.

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Elenco atti di indirizzo ,aggiornato a marzo 2016,quindi IN CORSO,relativo alle richieste di accertamento per scioglimento varie amministrazioni in Italia per condizionamento mafioso.Fra di essi ATTO CAMERA INTERROGAZIONE 5-05150 del 25 marzo 2015 sull’esistenza dei presupposti per l’invio di una commissione di accesso per valutare lo scioglimento del consiglio comunale di Gaeta

  Home Atti di indirizzo politico e controllo Infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni locali: atti di indirizzo e controllo Il decreto legislativo n. 267 del 2000 disciplina la

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Qualcuno durante le vicende del “caso Fondi” parlò di………..”pezzi deviati dello Stato” che opererebbero nel sud pontino e dopo quell’affermazione non si é fatta chiarezza sul reale stato delle cose.La domanda che é rimasta attuale é :” Esistono veramente o no questi “pezzi deviati dello Stato nel sud pontino e nel Basso Lazio ?”.Prima ancora di tale vicenda ci fu un quotidiano napoletano che riportò la notizia di “incontri” che ci sarebbero stati in una “villa di Gaeta” fra soggetti legati alla camorra ed uomini delle istituzioni a proposito del traffico dei rifiuti che,secondo le dichiarazioni di Carmine Schiavone,avrebbe visto coinvolto il Porto di Gaeta.Ora le dichiarazioni del Procuratore Prestipino si aggiungono ad un “quadro” che é già di per sé inquietante perché tocca tutto il problema della lotta alle mafie. Ritornando alle dichiarazioni di Schiavone ,quello che ci ha colpito maggiormente é il fatto che ,pur avendo egli indicato le targhe di alcuni automezzi che avrebbero trasportato quei rifiuti,nessuno ha mai interrogato i proprietari per sapere “dove” li avevano trasportati e “chi” li ha loro commissionati.Come anche nessuno si é mai preoccupato di individuare quella trentina di “soldati” dei casalesi che sarebbero stati attivi nel sud del Lazio e dei quali parlò lo stesso Schiavone in un interrogatorio cui si sottopose a Latina.Tutto il Basso Lazio é sottoposto,come si sa,ad una fortissima pressione delle mafie,le quali,dopo esservicisi insediate stabilmente,lo hanno usato come una rampa di lancio per tutta la Regione,Roma inclusa.Noi vogliamo sapere,a questo punto,quale é la reale volontà degli organi statuali centrali sul piano dell’azione di contrasto e se essi sono determinati o no a combattere seriamente le mafie vecchie e nuove .

   Michele Prestipino, procuratore aggiunto a Roma e titolare dell’inchiesta “Mafia capitale”, ha raccontato in Commissione antimafia un episodio al limite dell’incredibile che riguarda Latina.

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Pubblichiamo una serie di note,articoli,appunti,tutti riconducibili a quanto é avvenuto ed avviene nel Porto di Gaeta,un porto dei misteri,che nasconde segreti sui quali nessuno ha mai voluto far luce.Ora la desecretazione degli atti relativi alle dichiarazioni rese da Carmine Schiavone ed all’inchieste sull’assassinio di Ilaria Alpi e del suo cameramen deve servire a buttare un fascio di luce su quei misteri.L’iniziativa assunta dal M5S in ordine ai traffici di pet coke deve servire ad allungare lo sguardo sull’intero quadro della situazione,una situazione che,secondo anche quanto dichiarato dal Procuratore Aggiunto di Roma Prestipino,presenta alcune criticità dovute alla difficoltà di svolgere indagini che riguardino le attività mafiose nel sud pontino.C’é un “qualcosa” che impedisce,blocca l’attività investigativa ed é su questo “qualcosa” che bisogna far luce.Ecco perché é necessario allargare l’orizzonte oltre la questione “pet coKe” perché se non si fa luce su quel “qualcosa” che rende a Gaeta possibile ogni cosa,su ogni traffico,i problemi resteranno sempre insoluti

L’Associazione Caponnetto già nel gennaio del 2014 ha chiesto alla DDA approfondite indagini su tutti i traffici,vecchi e nuovi,nel Porto di Gaeta Pubblicato 15 Agosto 2015 |

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TUTTI ( O QUASI,PERCHE’ CI SONO ANCHE GAGLIOFFI CHE CI INSULTANO E CI MINACCIANO TENTANDO ANCHE DI FARCI DEL MALE ) CI DICONO “BRAVI” E CI “CONDIVIDONO “,LASCIANDOCI ,PERO’,SOLI IN TRINCEA A COMBATTERE MAFIE E CORRUZIONE.,MOLTI CI CHIEDONO AIUTO E,POI,RAGGIUNTI I LORO SCOPI ,SPARISCONO..NOI,COSI’,NON POSSIAMO FARE MIRACOLI, SE NON LA FINITE DI FARE BLA BLA E VENITE CON NOI A DARCI UNA MANO,NON RIUSCIREMO MAI A SCONFIGGERE UN NEMICO POTENTISSIMO E CHE STA OVUNQUE,

L’ANAC di Raffaele Cantone risponde alle richieste del CAM e dell’Associazione Antimafia Caponnetto sulla mancata trasparenza della Regione Campania. Una bella vittoria!

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