Cerca

Categoria: Lettere

Finora è stata dedicata un’attenzione scarsissima da parte delle autorità competenti alla situazione esistente a Gaeta, Eppure dall’omicidio avvenuto sulla Flacca circa venti anni fa ad oggi i segnali di presenze inquietanti, oltre ai fatti elencati nella nota sottostante, sono tantissimi. Giorni fa ci è pervenuta la notizia che riguarda alcuni terreni ubicati nella zona di Calegna che sarebbero di proprietà di soggetti sospettati di far parte di organizzazioni camorristiche. Non sarebbero sicuramente gli unici, quei terreni, perché si parla di altri, oltre a ville ed appartamenti che sarebbero nella zone dell’Erta, di Montecristo, Montelombone, Montetortona, Le Scissure ed altre parti della città del Golfo. Terreni acquistati da tempo nella previsione, evidentemente, di varianti urbanistiche che consentano su di essi l’edificazione di fabbricati. Ci sono, poi, tutta una serie di esercizi commerciali sui quali bisognerebbe fare delle verifiche rigorose onde accertare l’identità dei veri proprietari. C’è, inoltre, mai esplorato ad oggi, purtroppo, l’eterno problema di sospetti collegamenti fra pezzi della politica e soggetti legati ad organizzazioni criminali. Siamo fortemenjte scontenti dell’operato delle forze dell’ordine locali che si dedicano quasi del tutto all’ordine pubblico, alla repressione di reati ordinari, e quasi niente agli eventuali reati di mafia. Eppure le frequentazioni della Città del Golfo da parte dei mafiosi è ben nota a tutti. Meno nota è probabilmente la rete presumibile di rapporti che questi signori hanno con gente del posto perché è anche su questo versante che non sono state fatte e non vengono fatte indagini. La nostra richiesta al Sindaco di Gaeta, che sotto riportiamo, inviata per conoscenza anche alla DIA ed alla Guardia di Finanza, tende proprio a far luce su tutta una situazione che noi riteniamo estremamente delicata e pericolosa. L’assenza dello Stato su questo territorio rischia di farlo cadere sotto il controllo assoluto dei Casalesi e di altre organizzazioni della camorra. Se risultasse fondata la notizia secondo cui ci sarebbero delle proprietà riconducibili ai Dell’Aquila, sarebbe la prova che a Gaeta, oltre agli uomi di Sandokan, ci sono anche le mani di altri clan. Confidiamo nella bravura del Colonnello Kalenda della Guardia di Finanza e siamo certi che le Fiamme Gialle interverrano efficacemente, ma diciamo anche a Polizia e Carabinieri di Gaeta: MUOVETEVI!!!

Associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto” info@comitato-antimafia-lt.org www.comitato-antimafia-lt.org tel 3470515527 12 ottobre 2012 Al Sindaco di GAETA E p.c.

Leggi Tutto »

Riceviamo dal Dr. Tatarelli, già Capo delle Squadre Mobili prima di Frosinone e poi di Latina, la lettera che sotto pubblichiamo, lettera di risposta al nostro saluto di commiato ed agli auguri che gli abbiamo fatto di sempre maggiori successi di carriera. Tutti i cittadini onesti del Basso Lazio debbono essere grati a questo servitore dello Stato che tanto ha fatto per la sicurezza delle due comunità pontina e ciociaria contro la criminalità e, soprattutto, contro la criminalità mafiosa. Un esempio di fedeltà allo Stato di diritto ed alla democrazia davvero inimitabile. Noi abbiamo sempre avuto la più piena fiducia nell’operato della Questura di Latina e, in particolare, della sua Squadra Mobile, ma, senza togliere nulla alle qualità del nuovo Capo della Mobile che salutiamo con viva cordialitfà e simpatia, certo è che con l’andata via del Dr. Tatarelli abbiamo tutti subito una gravissima perdita. Di nuovo gli auguri più affettuosi di tutta l’Associazione Caponnetto a questo impareggiabile servitore dello Stato e ad maiora!

a tutti i soci dell’Associazione Caponnetto Ringrazio per la stima, con la promessa che la Squadra Mobile di Latina manterrà costante l’impegno nella lotta contro

Leggi Tutto »

.Riceviamo da Ventotene e pubblichiamo, invitando la Procura della Repubblica di Latina ad aprire un’inchiesta per accertare lo stato delle cose. Nella nota si fa riferimento ad intimidazioni che sarebbero state operate a danni dei componenti della Cooperativa. Anche in altre occasioni abbiamo sentito parlare di minacce e violenze sull’isola. Un nostro rappresentante è stato, com’è noto, anche malmenato. Più volte ci siamo visti costretti ad occuparci della situazione esistente a Ventotene per la piaga del devastante fenomeno dell’abusivismo edilizio. Un’isola che poteva essere definita una perla del Tirreno è stata letteralmente massacrata da un abusivismo selvaggio che nessuno ha saputo e voluto forse contrastare in maniera efficace. Dobbiamo dare atto solo all’attuale Comandante della locale Stazione Carabinieri di essersi mosso con solerzia, ma altrettanto non possiamo dire di quelli della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto i cui presidi locali sono poco significativi. C’è, poi, tutto il fenomeno degli investimenti di capitali sulla cui “origine” sarebbe necessaria un’opera di profondo monitoraggio. Ma quesdo è un discorso a parte che faremo in altra sede e con modalità diverse.

Leggi la prima denuncia Leggi la seconda denuncia Guarda le fotografie

Leggi Tutto »