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Categoria: Lettere

Il caso drammatico del Testimone di Giustizia Salvatore Barbagallo in Calabria.Lasciato senza scorta anche quando é chiamato a testimoniare ai processi contro i Mancuso.Così vengono tratti coloro che denunciano la mafia !!!!!!!!!! VERGOGNA !!!!!!

Associazione Nazionale  per la lotta contro le illegalità e le mafie  “Antonino Caponnetto” “Altro” ed “Alto” www.comitato-antimafia-lt.org                                 info@comitato-antimafia-lt.org                                                                                    tel 3470515527                                                                                                                                 Roma,25.5.2016                                            Al  Prefetto di                                                VIBO

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Lettera di solidarietà dell’Associazione Caponnetto al Dr.Giuseppe Antoci

      Associazione   Nazionale  per la lotta contro le illegalità e le mafie  “Antonino Caponnetto” “Altro” ed “Alto” www.comitato-antimafia-lt.org                                 info@comitato-antimafia-lt.org                                                                                    00192 Roma  via Germanico 197                                                                                    Tel 3470515527  

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Già a febbraio del 2014 l’Associazione Caponnetto ,con una nota che sotto riportiamo , per coloro che l’abbiano dimenticata, e diretta al Capo della Polizia ed ai Ministri dell’Interno e della Giustizia sollevò il problema della necessità di ristrutturare e potenziare le strutture investigative nel sud pontino.A distanza di oltre due anni il Questore di Latina ha riproposto lo stesso problema ed ha dichiarato di aver proposto al Dipartimento l’istituzione di una sezione distaccata della Squadra Mobile a Formia.Il Capo della Polizia rispose all’Associazione Caponnetto che avrebbe sottoposto la richiesta della Caponnetto agli organi competenti ma da allora non ha fatto seguito alcun provvedimento al riguardo. Speriamo che oggi,tenendo anche conto di quanto é emerso dalle audizioni della Commissione Parlamentare Antimafia e,soprattutto dalle varie interrogazioni parlamentari presentate e dell’aggravarsi della situazione,si muova qualcosa.L’Associazione Caponnetto comunque é determinata ad andare avanti fino a quando lo Stato non si decida a correre ai ripari con decisioni serie.

Roma,10.2.2014                    A S.E. Prefetto  Alessandro Pansa  Capo della Polizia di Stato  ROMA  e p.c.  On.Angelino Alfano 

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Riceviamo da un Testimone di Giustizia e volentieri pubblichiamo ,a riprova del vergognoso trattamento cui sono sottoposti i Testimoni di Giustizia,coloro cioé che per servire la Giustizia e lo Stato di Diritto hanno messo in discussione la loro stessa esistenza., per dimostrare a tutti quanto sono fondate le nostre denunce. “ Al ministero dell’interno il telefono lo si attacca in faccia ai testimoni di giustizia Egregio Segretario Associazione Caponnetto,portiamo a conoscenza della S.V. questa ennesima umiliazione che molti testimoni di giustizia stanno subendo, da circa un mese,oltre alle mancate risposte da parte della commissione centrale ex art.10 che non solo non si riunisce da diversi mesi e quindi non delibera. Tutto ciò causa tanta sofferenza in coloro che attendono risposte che a volte sono vitali e mai giungono. A tal punto se oggi un testimone di giustizia chiama al numero della segreteria del Vice Ministro Bubbico già presidente della commissione centrale ex art.10 accade che l’operatore con testuali parole che riportiamo “non siamo autorizzati a parlare con Voi “,dopo lo stesso operatore mette giù il telefono. La prima volta non credevano a tutto ciò e sinceramente credevamo in un guasto della linea,ma poi né abbiamo avuto la conferma che è una nuova procedura di umiliazione ai danni di chi ha servito lo Stato. Premettendo che il numero è pubblico ed è riportato sul sito istituzionale del ministero dell’interno,detto ciò tale numero dovrebbe essere a servizio del cittadino,ma se sei un testimone di giustizia vieni discriminato e etichettato,questa è la considerazione che ha il Politico sen.Bubbico di noi testimoni? questo è l’impegno del Ministro Alfano nel combattere le Mafie? Si Segretario , bisogna dirlo forte al ministero dell’interno a voce alta : VERGOGNA…. VERGOGNA…. VERGOGNA…..mille volte dovete vergognarvi Hanno avuto l’ordine di attaccare il telefono in faccia ai testimoni di giustizia e da chi? Chi è il regista? Se puoi ci mettiamo la finta carta dei diritti dei testimoni ,la legge bluff del lavoro,la scarsa attenzione in termini di sicurezza allora tutto questo mix ci dà un unica risposta e un messaggio univoco” questo governo la Mafia la combatte a chiacchiere”. La nostra vita noi l’abbiamo data per lo stato,per la giustizia ma questo governo continua ad infierire sulla nostra sofferenza.”

“ Al ministero dell’interno il telefono lo si attacca in faccia ai testimoni di giustizia Egregio Segretario Associazione Caponnetto,portiamo a conoscenza della S.V. questa ennesima

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Don Cesare Boschin. Riceviamo e con piacere pubblichiamo una lettera pervenutaci da Felice Cipriani,l’amico autore di un libro meraviglioso che tratta della vita e della misteriosa uccisione di Don Cesare Boschin,il compianto parroco di Borgo Montello.Un assassinio,quello di Don Boschin,secondo noi,in odor di camorra

Lettera Ai giornali. Perché l‘uccisione di Don Cesare Boschin. Da oltre un mese sulla stampa locale della provincia di Latina viene riproposta la drammatica storia

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Caro Segretario

ci sono delle > Strane coincidenze tra l’esplosivo usato per far saltare i bancomat  a Bitonto e il rinvenimento dell esplosivo che sarebbe servito per

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La scorta di 3 livello non è un privilegio.Il calvario e la sofferenza di chi vive sotto scorta. Caro Segretario , chi da anni vive sotto scorta potra’ comprendere queste mie parole. Vivere sotto scorta non è uno status simbol,gli uomini di scorta dopo anni diventano parte della tua famiglia, in loro riponi la tua vita e loro rischiano per proteggerti. Oggi dopo due anni e mezzo a volte mi chiedo se questa si può chiamare vita, una vita blindata ma è la conseguenza da pagare per aver denunciato le lobby affaristiche mafiose della camorra spa. Camminare scortato è una garanzia per la propria incolumità ma è anche il dover rispettare un protocollo, delle regole, se poi il dispositivo è di 3 livello con auto blindata e tre operatori allora la situazione si complica in ogni momento. Io ringrazio sempre l’arma dei carabinieri che ha sempre dimostrato una sensibilità e una professionalità uniche ,i ragazzi operanti che mi aiutano in ogni momento a superare i momenti di sconforto ,sono i miei unici amici ,gli unici pronti ad ascoltare la voce di chi vive da invisibile. Camminare con la propria famiglia in due auto differenti diventa sempre una divisione e mi sento sempre in colpa. In ogni luogo che giungi la gente si allontana e il vuoto dei luoghi ed il silenzio diventano l ‘ennesima tortura. Ma che colpa ho io ? La paura fa 90 …..ma il pregiudizio fa 89? Chi ci vede dal di fuori può pensare che tutto sia normale, ma normale non lo è. Il 18 a Monza ci sarà l’ennesima udienza del processo scaturito dalle mie denunce ed io come sempre sarò lì presente come sempre, due anni e mezzo e a giugno la sentenza di primo grado. Io non mollo e vi chiedo di essermi vicino. Gennaro Ciliberto Testimone di giustizia Contro la camorra spa

Caro Segretario , chi da anni vive sotto scorta potra’ comprendere queste mie parole. Vivere sotto scorta non è uno status simbol,gli uomini di  scorta

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Emozioni e considerazioni di un napoletano che dopo anni torna nella sua città dopo una lunga assenza alla quale é stato obbligato dopo aver servito lo Stato e la Giustizia.Stiamo parlando di un Testimone di Giustizia,di Gennaro Ciliberto,una di quelle poche –purtroppo-persone che sacrificano tutto e mettono a repentaglio la vita propria e dei loro cari per combattere le mafie.Noi dell’Associazione Caponnetto ,che viviamo a contatto continuo con queste persone e che,pertanto,ci sentiamo immersi nei loro problemi conoscendone a fondo storie personali e familiari,sofferenze,sentimenti ed anche debolezze e fragilità -e talvolta contraddizioni- ,sappiamo dietro ogni loro parola “cosa c’é”,intuiamo quanti battiti dei loro cuori ci sono,che tipo di emozioni si nascondono nei loro petti .Soffriamo con loro perché conosciamo quanta nobiltà di sentimenti le anima e le fa agire. Capiamole ed ascoltiamole perché i loro appelli,le loro preghiere escono da anime nobili che hanno dato prove concrete del loro amore alla Giustizia,allo Stato di diritto,alla Democrazia ed alla……….Civiltà !

Tornare dopo anni nella mia città è stata una sensazione unica ;poter sentire i profumi della Napoli e ripercorrere vecchi ricordi che evocano in me

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